L’estate è la stagione nella quale, in tanti, iniziano attività che, di solito, ignorano negli altri periodi. Vuoi a causa delle belle giornate, vuoi per il desiderio di imitare gli altri o, semplicemente, per buttare giù peso, diventiamo tutti degli sportivi provetti. Il problema è se tutta questa lodevole attività viene fatta superficialmente, finendo per crearci dei problemi, invece di benefici. Ad esempio, la corsa è una di quelle attività e un allenamento tra i più gettonati dagli sportivi dell’estate. Si ha voglia di evasione, di spensieratezza e cosa c’è di meglio che staccare da tutto con una bella corsa liberatoria?
La corsa sembra semplice, ma faremmo bene a prestare attenzione alle regole di base
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Ovviamente, correre, in apparenza, è facile per tutti. Lo abbiamo imparato dopo il primo anno di vita, muovendo velocemente i primi passi. Un passo dietro l’alto, correndo. Cosa c’è di più facile? Il problema è che, soprattutto dopo la quarantina, non si deve scherzare troppo con il nostro fisico. Ecco perché è importante seguire delle regole importanti, soprattutto se siamo principianti. Come si dice, “dopo la quarantina, un dolore ogni mattina”. Figuriamoci dopo una corsa fatta senza adeguata preparazione.
Stessa cosa vale per il cibo. Dopo una certa età, bisogna stare attenti a lasciar passare un certo periodo di tempo per la digestione. Quanto prima mangiare al mattino se poi dobbiamo correre, o dopo pranzo, dunque, ha la sua importanza, perché potremmo dover interrompere l’esercizio. Se stiamo correndo nel momento della digestione potremmo essere costretti a fermarci. Il che non è piacevole, soprattutto se siamo lontani da casa. Per questo è importante lasciare, soprattutto d’estate, al nostro corpo il tempo di assimilare il cibo ingerito.
Anche per ricavare quelle energie che ci permetteranno di correre meglio e per più tempo. Ecco perché ognuno di noi dovrebbe tenere bene a mente il lasso di tempo da lasciar trascorrere dopo aver mangiato, prima di andare a correre. Che potrebbe essere sintetizzato con uno slogan.
Quanto prima mangiare al mattino o a pranzo in estate per poi correre
Ovvero, per una volta, la paura non fa 90. Nel senso che dovrebbero essere almeno 90 i minuti di tempo da lasciar passare prima di calzare le scarpe e andare a correre. Sia chiaro, non parliamo di una regola fissa. Nel senso che tale lasso di tempo va poi anche adattato al proprio corpo. Però, se siamo dei neofiti della corsa, dovremmo partire con questo lasso di tempo. Specialmente dopo pranzo. Diamo tempo alla digestione di fare il suo corso e, soprattutto, non appesantiamo troppo lo stomaco a tavola. Se ci mangiamo un fritto abbondante, potrebbero non bastare nemmeno i 90 minuti.
Una volta visto che questa ora e mezza non ci ha creato problemi, proviamo ad andare dopo 80 minuti e così via. Sta a noi andare a tentativi per scoprire quando riuscire a fare la nostra uscita. Quanto alla colazione, il consiglio è sempre quello di correre appena svegli e a digiuno. Saremo anche più performanti, in questo modo. Al massimo, concediamoci una tazzina di caffè, 10 minuti prima di iniziare a correre. Se proprio non dovessimo farcela a correre digiuni, evitiamo cappuccino o caffè e latte mischiati.
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