La pensione che un artigiano percepisce se ha versato contributi per 35 anni quanto margine di autonomia economica assicura? Al lavoratore conviene forse essere previdente e iniziare per tempo ad accantonare somme di denaro da cui attingere in caso di bisogno? O in alternativa si potrebbero versare contributi per altri anni in modo da far aumentare il montante contributivo. Leggendo l’articolo “Quanto costa pagare un anno di contributi volontari?” si può avere un’idea della somma di denaro da investire a tal fine.
Ma prima di investire altro denaro cerchiamo di capire quanto percepisce di pensione un artigiano con 35 anni di contributi. L’importo degli assegni pensionistici di cui parleremo rappresentano in modo indicativo l’ammontare del rateo e tengono conto del ricalcolo contributivo. Prendiamo dunque il caso di un contribuente che ha svolto un’attività lavorativa autonoma in qualità di artigiano. E ipotizziamo inoltre che nel corso della carriera abbia percepito uno stipendio senza margini di crescita e di poco più alto rispetto al salario minimo.
Quanto percepisce di pensione un artigiano con 35 anni di contributi?
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Il caso preso in esame riguarda un lavoratore autonomo che ha compiuto 64 anni e ha versato 35 anni di contributi. Per definire l’importo del rateo pensionistico dobbiamo valutare l’ammontare della retribuzione durante gli anni lavorativi.
A fronte di uno stipendio annuo di poco inferiore ai 16mila euro, percepirà un assegno più o meno consistente a seconda del sistema di calcolo. Se si adotterà il metodo misto, l’assegno sarà pari a 759 euro lordi e a 703 euro al netto. Al contrario, il lavoratore percepirà un trattamento previdenziale nettamente inferiore nella misura in cui si ricorrerà al sistema del ricalcolo contributivo. Nello specifico, la quota lorda sarebbe pari a 607 euro con una perdita del 20% rispetto agli importi che spetterebbero secondo il sistema misto.
Ciò stando alle previsioni di calcolo che l’Osservatorio Previdenza della Fondazione di Vittorio e della Cgil hanno effettuato per denunciare i tagli alle pensioni. A lungo termine, l’incidenza negativa del ricalcolo finisce con l’esercitare un peso considerevole che si traduce in un incasso nettamente inferiore per il pensionato. Nel caso dell’artigiano di 64 anni con una storia contributiva di 35 anni la perdita potrebbe superare i 22mila euro su un’aspettativa di vita di 82 anni.