Quanto paga il coniuge, i figli e gli altri eredi per la successione di denaro su conto corrente o libretto postale?

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Anche quando la persona cara viene meno e lascia in eredità dei soldi bisogna versare delle tasse al’Agenzia delle Entrate. La successione di morte presenta costi variabili anche in relazione al patrimonio che rientra nell’asse ereditario. E non sempre accanto al denaro che il de cuius accumula nel corso del tempo vi sono anche beni immobili da spartire. Conviene quindi capire quanto paga il coniuge, i figli e gli altri eredi per la successione di denaro su conto corrente o libretto postale.

Qualche dubbio relativo alla spartizione delle quote legittime potrebbe sorgere in presenza di cointestazione di conto o di libretto di risparmio. A tal fine rimandiamo il Lettore all’articolo “Come si divide l’eredità dei soldi sul conto corrente cointestato?”. Quando oltre al coniuge vi sono altri chiamati all’eredità si dividono secondo le norme vigenti anche gli oneri e le imposte. Pertanto valuteremo insieme ai nostri Esperti quanto paga il coniuge, i figli e gli altri eredi per la successione di denaro su conto corrente o libretto postale. Sembrerà paradossale ma vi sono circostanze in cui risulta più vantaggioso e conveniente rinunciare all’eredità. Ciò accade soprattutto quando i versamenti all’Agenzia delle Entrate o la presenza di debiti del defunto supera di gran lunga il denaro presente in deposito bancario o postale.

Quanto paga il coniuge, i figli e gli altri eredi per la successione di denaro su conto corrente o libretto postale?

E rincresce ricordare che anche nella sfortunata evenienza in cui si farebbe meglio a rifiutare la quota ereditaria spettante vi sono spesso spese da affrontare. E anche sapere “Quanto costa fare la rinuncia all’eredità dal notaio nel 2021?” potrebbe quindi tornare utile. Fortunatamente non sempre all’apertura della successione ci si ritrova dinanzi a sorprese poco piacevoli. E nello specifico le tasse di successione sulla liquidità in giacenza su conto corrente bancario o postale oscillano tra il 4% e l’8%. Se tuttavia la somma di denaro che il defunto lascia in eredità non supera il milione non vi è alcuna tassazione.

In caso contrario, il coniuge superstite come anche i figli dovranno versare una tassa pari al 4% dell’ammontare complessivo del patrimonio di cui diverranno titolari. Per acquisire la proprietà dei soldi sul conto o sul libretto invece i fratelli devono preventivare un’imposta del 6% con una franchigia sempre pari a 100mila euro. Se invece ad ereditare i soldi sul conto bancario o postale subentrano altri parenti fino al quarto grado la tassa da pagare è sempre pari al 6% ma senza alcuna franchigia. A tutti gli altri chiamati all’eredità invece si applica un’aliquota dell’8%, ma sempre sull’ammontare complessivo, ovvero sul valore totale della giacenza.

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