Spesso i giovani quando pensano al lavoro da fare da grandi, s’informano prima su quanto si guadagna facendo questo o quel lavoro. Hanno perfettamente ragione perché capiscono che debbono conciliare due cose.
Ossia fare quello che più gli riesce e gli piace, con quello che il mercato paga anche di più. Ma quanto guadagna al mese un ramaio se lo sono mai chiesti? Procediamo con ordine.
Chi è il ramaio
Anzitutto bisogna capire chi è e cosa fa il ramaio. Sul cosa fa, va detto che il ramaio è l’artigiano del rame, colui che prende una laminato grezzo e ne fa un manufatto. Il risultato finale può essere una scultura in rame, ma anche utensili o attrezzi.
Possibili esempi sono le padelle e le anfore, le tazzine e le caffettiere. Oppure, uno su tutti, il classico tiano di rame. Si tratta del celebre tegame molto utilizzato dalla tradizione napoletana per preparare il ragù.
Il ramaio è in soldoni un artigiano, un artista di bottega. Costui, al posto dei pennelli e dei colori, si ritrova cesoie, martelli e scalpelli, basamenti di metallo. Segue forme semplici e lineari, prodotte da una sequenza di martellate, con cui crea piccolissime facce. Un lavoro molto creativo, grazie al fatto che il rame è molto malleabile e si presta alla perfezione a essere trasformato.
Una maestria a rischio estinzione
Quella del rame è una passione che s’impara sin da piccoli, o almeno lo era un tempo. Oggi, generazioni di artisti-artigiani vengono spazzate via in nome di uno pseudo-progresso tutto da dimostrare. Ormai, sono gli anni dell’invasione della plastica, che prima o poi ritorna sulle nostre tavole sotto forma di microplastiche.
Malgrado le botteghe degli artigiani dovrebbero essere considerate patrimonio dell’umanità, oggi faticano a trovare giovani apprendisti.
Abbiamo fatto una ricerca al riguardo, non ci risulta che esistano scuole professionali che formino i giovani a tale professione. Eppure il lavoro non manca e si guadagna bene, oltre ad essere praticamente privi di concorrenza sul mercato. Il top delle richieste per ogni imprenditore: zero concorrenza e una florida domanda del proprio prodotto finito.
Perché, ad esempio, lo Stato o i fondi della Comunità europea non finanziano scuole di formazione di ramai e stagnini? Andrebbero protette, tutelate e finanziate le vecchie botteghe-scuola per formare i giovani e tramandare i segreti dell’artigianato artistico.
Sono in ballo risorse economiche, culturali e sociali che non possono essere spazzate via, in nome di una logica di mercato che ignora secoli di storia.
Eppure si guadagna bene
Il rame è un metallo oggi molto costoso. Ciononostante, il mercato apprezza tantissimo gli oggetti in rame, come pure quelli in alluminio e stagno, prodotti manualmente. Tradotto, la gente chiede questi manufatti ed è disposta a pagarli il giusto prezzo. Gli ordinativi ai ramai non mancano, anche nei momenti di crisi come quello attuale.
Rispondiamo, ora, alla nostra domanda iniziale, e cioè quanto guadagna al mese un ramaio?
Ebbene, il contratto metalmeccanico prevede una busta paga in media tra i 1.500 e i 1.700 euro al mese. Ecco, dunque, quanto guadagna al mese un ramaio alle dipendenze, che dopo tot anni di esperienza può mettersi in proprio e far crescere quelle entrate.
Per non parlare dell’immensa soddisfazione personale d’imparare un lavoro senza eguali. Dove non esiste concorrenza e si porta a casa la gioia più grande, quella di creare qualcosa di nuovo con le proprie mani.
Se, infine, gradite scoprire un lavoro dove si guadagna sin da subito tra i 1.500 e i 2.000 euro netti al mese, vi invitiamo di leggere quest’articolo.