Quanto durano e come dovremmo fare con i tic nervosi nei bambini

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Se siamo genitori, siamo sicuramente sempre attenti a tutto ciò che succede ai nostri figli. Alcuni di noi, potrebbero notare la comparsa improvvisa di tic nervosi. Se succede, non dobbiamo andare nel panico, ma cercare di comprenderne le cause. Talvolta questi tic, potrebbero essere segnale di una sindrome più complessa: la sindrome di Tourette.

I primi segnali intorno agli 8 anni

La sindrome di Tourette colpisce l’1% della popolazione mondiale. Si manifesta nei bambini tra i 5 e i 12 anni, con la comparsa di tic motori o vocali, e tende a scomparire nell’età adulta. I tic, di per sé, sono una patologia molto frequente nei bambini. Si può parlare di sindrome di Tourette solo in presenza di tic motori multipli e almeno un tic vocale, da più di un anno. Potrebbero manifestarsi anche iperattività o disturbi dell’attenzione.

Come farli passare

Prima dei tic si ha una sorta di sensazione premonitrice, o un fastidio, e il bisogno impellente di far uscire energia attraverso un urlo, un movimento, o un colpo di tosse. Si potrebbero manifestare anche ammiccamento, smorfie facciali, calci, o andature bizzarre. Nella stragrande maggioranza dei casi, il disturbo dovrebbe scomparire in età adulta. Dobbiamo ricordare che noi umani siamo in grado di sviluppare tecniche per controllare questi tic. I bambini, crescendo, acquisiscono maggiore consapevolezza e riescono a trovare le proprie strategie di controllo. Da parte nostra, come genitori, dovremmo monitorare i sintomi negli anni. I tic tendono, infatti, ad essere fluttuanti e a modificarsi nel tempo, subendo l’influenza di molteplici fattori.

Quanto durano e come dovremmo comportarci con i tic nervosi nei bambini

Non dovremmo preoccuparci eccessivamente dei tic nervosi dei nostri bambini. Spesso, si tratta di fenomeni transitori, che non si configurano come sindrome di Tourette. Ma in caso di dubbi, sarebbe opportuno rivolgersi ad un medico, che farà la sua diagnosi attraverso una serie di test. In caso di sindrome di Tourette, la migliore terapia è quella cognitivo comportamentale, che insegna a controllare i tic nervosi, attraverso alcune tecniche specifiche come, a titolo d’esempio, “l’inversione di abitudine”. Questa tecnica in particolare, aumenta la consapevolezza dei propri tic e delle sensazioni premonitrici ed insegna a sostituirli con movimenti volontari, che non creano lo stesso disagio sociale (per esempio stringere il pugno).

Come aiutare un bambino con tic

Si dovrebbe agire tempestivamente, con interventi mirati già intorno agli 8-10 anni. È fondamentale, in quanto genitori, non sgridare o punire il bambino che manifesta la sindrome. I rimproveri, in questo caso, non solo non servono a nulla, ma generano ulteriore ansia. Bisogna mantenere la calma e favorire un clima sereno in famiglia. Una volta che abbiamo ben chiaro quanto durano e come dovremmo comportarci con i tic dei nostri piccoli, sarà più semplice trovare la soluzione, rispettando la serenità di tutti.

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