Quanto costano veramente le case in vendita a 1 euro? Ecco tutti i costi nascosti per diventare oggi proprietari di una casa a 1 euro

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Per il cittadino bisognoso di avere un tetto sulla testa si tratta di una proposta a cui è (quasi) impossibile dire no. Tuttavia, tra il dire e il fare (ossia tra il nominale e l’effettivo) spesso ci passa il mare. Vediamo allora quanto costano veramente le case in vendita a 1 euro tra costi diretti, indiretti e di altra natura.

Due avvertenze d’oro per il Lettore

Per inquadrare al meglio la faccenda facciamo prima due importanti premesse.
La prima attiene allo specifico bando del Comune interessato al progetto delle case a 1 euro. È la principale o esclusiva fonte da cui attingere le specifiche tecniche per la compravendita di queste abitazioni in dato luogo. Per cui una data disposizione adottata da una Giunta potrebbe non valere, o valere diversamente, in un altro progetto similare ma distinto dal primo.
La seconda è di natura economica e sostiene che il prezzo è un potente vettore per comunicare il valore economico di un bene. Tra due auto diverse, quella del valore di mercato di 50mila € quasi certamente incorporerà più valore aggiunto rispetto a una che ne vale 5mila. Idem per i vestiti, i viaggi, un pranzo o una cena, le case, etc.
Quelle a 1 € richiedono spesso di ingenti lavori di rifacimento e ristrutturazioni. Spesso si tratta di immobili marginali che hanno scarso o nullo appeal di mercato. Altrettanto importante è anche l’ubicazione del borgo in cui sorgono nel caso di famiglie con bimbi: sono collegate a scuole e/o alle strutture essenziali primarie?
I proprietari originari (spesso risiedono altrove rispetto al luogo dell’immobile) le vendono per azzerare le tasse ad esse collegate. Cioè non ci ricavano nulla, non ci vivono e non hanno un piano B per valorizzarle al meglio. Il Comune che cura il progetto le prende in carico (su adesione del proprietario) e si fa garante del primo.

Quanto costano veramente le case in vendita a 1 euro?

Chi ha serie necessità abitative o di una prima casa, specie se del luogo o comunque dei paraggi, ritrova nel bando l’occasione buona per avere un tetto in testa.
I principali costi dell’operazione, al netto dei tanti e dovuti distinguo, si possono catalogare in 5 classi differenti.
La prima attiene alla polizza fideiussoria che in genere il Comune richiede al nuovo proprietario. L’acconto può aggirarsi sui 5mila €, tenuti fino alla fine dei lavori. Non mancano eccezioni al riguardo, dove alcune Giunte richiedono polizze assicurative di importo più contenuto ma con la previsione di alcune penali se non si effettuano i lavori edili entro certi tempi.
A seguire ecco spuntare le tasse immobiliari previste dalla Legge e diverse dal caso di una prima o di una seconda casa (queste più alte delle prime). Chi, infatti, diviene proprietario immobiliare è tenuto a pagare le tasse che gravano sull’immobile. Inoltre vanno fatti i dovuti allacciamenti e/o volture delle utenze per rendere agibile l’appartamento.
Andando oltre abbiamo gli onorari ai vari professionisti coinvolti nella compravendita. Pensiamo all’onorario per il notaio per la registrazione dell’immobile. Oppure quelle del geometra o architetto o ingegnere che ha redatto il progetto di ristrutturazione e rivalutazione dell’edificio, e così via.

Occorre eseguire i lavori edili e arredare l’appartamento

Le ultime due famiglie di costi attengono all’appartamento vero e proprio. Per ristrutturare queste case non basterà una semplice passata di pittura sui muri, ma serviranno più lavori strutturali concatenati tra di essi. Pavimenti, infissi, impianti idrici, fognari ed elettrici andranno verosimilmente rifatti ex-novo. Parimenti le spese lieviteranno se si desidera una diversa divisione degli ambienti interni di casa. Tutto dipende da casa a casa e guai a generalizzare.
In ultimo si procederà all’arredo dell’abitazione, dove gusti, superficie abitativa e budget a disposizione la faranno da padrona sulla spesa finale.
Tirando le somme, e procedendo per larghe approssimazioni, per divenire inquilini effettivi di una casa a 1 € potrebbero servire non meno di 15-20mila €. Una spesa tutto sommato vantaggiosa, anche se alla fine la spesa totale dovesse risultare maggiore. I prezzi di mercato di 1 mq di casa sono spesso molto alti.
Quanto costano veramente le case in vendita a 1 euro?
Chi invece dispone di cifre importanti e punta invece all’affare immobiliare, probabilmente starà progettando altri tipi di investimenti. Come quello che, ad esempio, consente di investire 40mila € in immobili e ritrovarsi a scadenza un capitale di 200mila € o anche molto di più.

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