Per rendere più vicino l’accesso alla pensione il legislatore offre la possibilità, pagando un onere di riscattare determinati periodi, come gli anni di studi universitari. Grazie al nuovo simulatore si può avere maggiore consapevolezza degli effetti del riscatto e valutare quale sia la scelta giusta per noi
Nonostante le recenti novità in materia pensionistica che consentono di uscire dal mondo del lavoro anticipatamente, per molti la pensione continua a essere un miraggio. La vita di ognuno è ricca di avvenimenti e situazioni che nel bene o nel male si ripercuotono anche sulla carriera lavorativa. Particolari avvenimenti, come la maternità, possono causare interruzioni o sospensioni dalla propria attività lavorativa e conseguentemente un vuoto contributivo.
Per questo il legislatore consente al lavoratore di recuperare determinati periodi scoperti da contribuzione, mediante i contributi figurativi. Questi riguardano alcuni periodi tassativamente previsti dalla Legge durate i quali il lavoratore ha dovuto sospendere la propria attività. Questi sono accreditati senza alcun onere a carico dei lavoratori. Possono, ad esempio, ottenere ben 22 mesi di contributi gratis i lavoratori che si siano trovati in una condizione d’inabilità temporanea.
Ma oltre ai contributi figurativi sono previsti anche i contributi da riscatto
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I lavoratori possono riscattare determinati periodi scoperti da contribuzione pagando un onere. In particolare, i contributi da riscatto servono a coprire determinati periodi scoperti da contribuzione, con un onere a carico dell’interessato. Vengono accreditati a seguito di accoglimento della richiesta del lavoratore, pensionato o loro superstiti. Essi sono sempre a titolo oneroso e si perfezionano a seguito del loro integrale pagamento.
Possono richiederli i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, a una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla Gestione Separata dei lavoratori parasubordinati. Nonché i lavoratori iscritti ai fondi speciali, sostitutivi, esclusivi gestiti dall’INPS. Tra le principali forme di riscatto rientra quello del corso universitario di studi, ma non tutti sanno quanto costa veramente riscattare gli anni universitari.
Col messaggio n.4.681/22 l’INPS informa del rilascio del nuovo servizio online per aiutare gli utenti nella valutazione degli effetti di questa tipologia di riscatto. In particolare, il nuovo servizio agevola gli utenti nella comprensione degli effetti concreti del riscatto del corso universitario di studi ai fini pensionistici.
Con il nuovo servizio adesso sarà più facile sapere quanto costa veramente riscattare gli anni di studi universitari
Il servizio è stato integrato del calcolo col criterio della riserva matematica per chi ha periodi di riscatto e/o lavorativi collocati nel sistema retributivo. Inoltre, è stata inserita la possibilità di valutare gli effetti dell’eventuale passaggio al sistema di calcolo contributivo rispetto al calcolo di riscatto. Tutti possono accedere liberamente al servizio senza utilizzare credenziali d’accesso mediante PC, tablet o cellulare.
Il servizio è raggiungibile dal sito dell’INPS accedendo nella sezione “Prestazioni e Servizi”, selezionare “Servizi” e poi “Riscatto della Laurea per fini pensionistici-Simulatore”. L’utente dopo aver inserito pochi dati potrà ottenere informazioni sulle varie tipologie di riscatto di laurea disponibili e sui vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere.
Il servizio, inoltre, presenta una simulazione orientativa del costo, della rateizzazione, della decorrenza della pensione e del beneficio pensionistico stimato a seguito del relativo pagamento. Poiché la simulazione consente una valutazione comunque orientativa è opportuno per avere una maggiore consapevolezza rivolgersi alle Strutture territoriali dell’INPS o a Patronati.