Quanto costa un piano di cottura a induzione in confronto a quello a gas e quando è davvero conveniente

piano cottura

Il costo delle bollette è aumentato a dismisura. Proprio in questi giorni il prezzo di benzina e gasolio è arrivato alle stelle. Non c’è famiglia che non sia preoccupata per questi rincari e non fa che chiedersi cosa accadrà nel prossimo futuro. Nel frattempo, l’unica cosa che si può cercare di fare è risparmiare.

Abbiamo già visto alcuni trucchi per risparmiare sulla bolletta dell’acqua e su quella dell’energia. In particolare, ci siamo occupati dei consumi degli elettrodomestici della cucina, cercando di capire in che modo ottimizzarne l’uso. Non è una novità che questi siano tra gli apparecchi elettrici più costosi.

A tal proposito, vediamo quanto costa un piano di cottura a induzione. Ecco una piccola guida informativa. Nello specifico, verificheremo quali sono i consumi e i vantaggi di questo tipo di fornello rispetto a quello a gas. Così cercheremo di capire quando è conveniente installarne uno e quale modello scegliere.

Iniziamo considerando che esistono tre diversi sistemi di cottura che usano l’elettricità. Essi sono il piano a induzione, il radiante in vetroceramica e l’alogeno con lampada a infrarossi. Gli ultimi due non risultano molto convenienti perché hanno un rendimento termico del 45-60%. Al contrario, l’induzione assicura un rendimento del 90%, a differenza del fornello a gas che arriva a 40-55%.

Quanto costa un piano di cottura a induzione in confronto a quello a gas e quando è davvero conveniente

Elenchiamo ora alcuni pro dei piani di cottura elettrici. Per prima cosa, spostare i consumi sull’elettricità riduce le emissioni di CO2 nocive per il Pianeta. Inoltre, sembra che i piani tariffari dei consumi elettrici siano più bassi rispetto al gas, in quanto considerati fonti rinnovabili al 100%.

Passiamo all’analisi dei consumi che, solitamente, varia in base alla fascia oraria di consumo, al tipo di utenza, al piano tariffario etc. Immaginiamo di aver bisogno di una quantità di calore pari a 400 kWh all’anno. Con un fornello a gas con efficienza del 50% avremmo bisogno di 76 metri cubi di gas, cioè 800 kWh di calore. Con l’induzione, invece, efficiente al 90%, servirebbero 450 kWh di calore. Tenendo conto di una stima ipotetica dei costi, il gas costerebbe all’anno circa 64 euro, mentre l’induzione 93 euro.

Osservando i consumi, vediamo che il gas è più conveniente. Per risparmiare con l’induzione dovremmo chiudere totalmente la fornitura di gas, anche per il riscaldamento, installando una pompa di calore o un impianto fotovoltaico. La scelta del modello, poi, varia in base al numero dei fuochi, alle dimensioni e alle zone cottura. Per la scelta del modello è fondamentale la classe energetica che, per ottenere un vero risparmio, deve essere A+++.

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