Quando si va al supermercato per comprare ad esempio gli yogurt, di norma si confrontano prezzi, promozioni, marche, etc, Altrettanto dovrebbe essere anche per i c/c offerti sul mercato. Dov’è la differenza? Confrontare gli yogurt sugli scaffali del fresco di un supermercato è molto più semplice del confronto tra più c/c concorrenti. Ma non per questo impossibile.
In questa sede la Redazione di ProiezionidiBorsa si chiede quanto costa un conto corrente bancario tradizionale e quello online e diamo le risposte.
Una piccola premessa
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Ovviamente procederemo per valori medi per tipologia di prodotto. Il mercato, invece, è molto più ricco di casistiche e sfaccettature. Al Lettore, pertanto, rivolgiamo la raccomandazione di leggere attentamente i prospetti informativi dei prodotti di volta in volta presi in considerazione.
Inoltre, l’ideale sarebbe quello di non fermarsi mai alla prima offerta ricevuta. Quanto invece di indagare, per quel che ci è possibile, sulle proposte in merito presenti in un dato momento sul mercato. Infine, occorre accostarle alle proprie esigenze (in termini di servizi) e scegliere il prodotto che, al prezzo più conveniente, viene incontro ai nostri bisogni.
Il conto corrente bancario tradizionale
Partendo dal c/c bancario del tipo tradizionale (ossia aperto allo sportello fisico), la recente indagine della Banca d’Italia ha svelato i suoi costi medi. Secondo quanto riportato dallo studio, la sua spesa media di gestione nel 2019 è cresciuta di 1,6 euro rispetto al 2018, portandosi a ben 88,50 euro.
Come detto, si tratta di un costo medio annuo. Diviso per 12 mesi vuol dire che si tratta di una spesa mensile di 7,37 euro, ovvero 1,70 euro a settimana.
Il trend del periodo 2011-2019
Quello del 2019 è stato il quarto rialzo consecutivo. Non sappiamo se questi costi scenderanno nel futuro prossimo a venire.
Dall’indagine tuttavia si evince che nel periodo 2011-2019 essi non siano mai andati al di sotto dei 76,00 euro circa, registratisi nel 2015 per la precisione. Poi da lì in poi, come detto, sono cresciuti per quattro anni consecutivi, portandosi ai “recenti” 88,50 euro. All’inizio del periodo considerato, il 2011, essi ammontavano a poco più di 90 euro all’anno.
Per questa tipologia di conti, infine, le spese fisse incidono per circa due terzi del totale: 57,60 euro. Qui la maggiore crescita è riconducibile ai canoni di base, rispetto alla crescita, sempre positiva ma inferiore alla precedente, delle “altre spese fisse” (tipo dossier titoli e la liquidazione periodica). A scendere lievemente, invece, sono state le spese variabili.
Il c/c online
Sempre con riferimento al 2019, i costi di gestione del c/c online risultano essere pari a 21,40 euro annui. Rispetto al 2018 essi risultano cresciuti di 5,90 euro, un incremento consistente se considerato in termini percentuali.
Per questa tipologia di prodotto, la crescita delle spese è riconducibile ai costi fissi tipo i canoni di base.
Rispetto a un c/c bancario del tipo tradizionale vige quindi un gap di 67,10 euro. Le ragioni del divario sono da ricondurre a una struttura tariffaria più conveniente, specie sul lato dei costi fissi come il canone di base. Non vige invece alcuna differenza in merito alla tipologia dei servizi offerti alla clientela tra le due tipologie di conto.
Ecco dunque illustrato in sintesi quanto costa un conto corrente bancario tradizionale e quello online. Infine, nell’articolo di cui qui il link illustriamo quanto costa e in quanto tempo si può trasferire il c/c presso un’altra banca.