Dalle Ande all’Italia: il viaggio di questi graziose e affascinanti creature ha travalicato gli oceani.
Abbiamo visto diffondersi questa specie, originariamente allevata dagli Incas per il loro prezioso vello definito come “la lana degli Dei”, molte zone del nostro Paese.
Oltre a regalarci una fibra ritenuta ben più pregiata del kashmir ed estremamente richiesta dall’industria tessile, ci sono una serie di potenziali inaspettati.
Vediamo quali sono le possibilità di messa a reddito di un allevamento di alpaca e di quali requisiti si deve disporre.
Come iniziare un’impresa innovativa, sostenibile, soddisfacente.
Indice dei contenuti
Ora andremo a spiegare quanto costa un Alpaca e quanto rende con la sua lana pregiata, le lunghe passeggiate e la pet therapy. Inoltre, spiegheremo perchè questi animali sono una risorsa economica innovativa!
Per avviare un remunerativo allevamento di alpaca è necessario possedere un terreno accatastato a pascolo o un’azienda agricola di svariati ettari.
Sono animali che necessitano di ampio spazio.
Ovviamente sono avvantaggiati gli imprenditori già dediti all’agricoltura o all’allevamento: chi possiede un appezzamento di terra già attrezzato ad ospitare bestiame e macchinari abbatte un importantissimo costo iniziale.
Ciò non toglie che con i finanziamenti regionali sia possibile intraprendere questa attività da zero e di successo.
Una curiosità: l’alpaca tende a brucare il prato in maniera estetica.
La sua dentatura recide l’erba in modo ottimale, senza estirparla del tutto e senza ottenere quel fastidioso effetto di terra bruciata.
Il prezzo dei capi varia a seconda del sesso e della tipologia di animale.
Il prezzo di un maschio va dalle 600 euro in su (ma può raggiungere cifre esorbitanti a seconda della sua linea genetica e del pedigree). Una femmina fattrice invece viene venduta a partire da 3.000 euro, prezzo che può incrementare se già gravida.
Si tratta di animali che necessitano di alcune cure veterinarie: se avete intenzione di stilare un business plan perfetto,
Quanto costa un Alpaca e quanto rende con la sua lana pregiata, le lunghe passeggiate e la pet therapy
Per darsi all’allevamento di questi favolosi capi di bestiame, si deve tenere conto della necessità della somministrazione di antiparassitari, il taglio delle unghie che viene svolto due volte l’anno, la tosatura, che si effettua annualmente tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.
La presenza del veterinario è inoltre necessaria durante il parto.
Si desidera iniziare ad allevare gli alpaca? È necessario ottenere la qualifica di allevatore!
Quando ci si approccia ad una nuova attività imprenditoriale, è altamente sconsigliata l’improvvisazione.
Saper tosare l’alpaca e trattarlo nel modo corretto, ovvero nel pieno rispetto della sua natura di placido camelide, è necessario seguire il corso per allevatori e conseguirne la qualifica, cosa che è possibile fare anche online ad un prezzo contenuto.
L’improvvisazione nel campo dell’allevamento non solo rischia di mettere a repentaglio gli investimenti, ma di creare dei veri e propri danni alle creature che producono reddito e che hanno una propria dignità di esseri vivent. Il rispetto e la conoscenza della specie sta alla base di qualunque iniziativa etica e redditizia.
I 3 motivi per cui questi animali sono una risorsa economica innovativa. Quanto costa un Alpaca e quanto rende?
Un aspetto che contiene in sé un potenziale di reddito economico interessante e socialmente utile, è l’impiego di questi animali per la pet therapy. Questa, da anni è ritenuta utilissima per la cura di patologie complesse come l’autismo.
Gli alpaca sono animali mansueti, dal volto simpatico.
Per la conformazione della loro mandibola e della loro dentatura sono incapaci di mordere, ma devono essere trattati con consapevolezza e rispetto: come i lama, quando subiscono un forte stress, tendono a sputare.
Numerosi allevatori hanno incrementato il proprio reddito e sono rientrati nell’investimento iniziale semplicemente organizzando lunghe e salutari passeggiate nelle campagne con questi splendidi animali condotti alla cavezza (il classico laccio che permette di condurre l’animale e camminare al suo fianco).
La collaborazione con le aziende sanitarie, le comunità terapeutiche e le case famiglia hanno avuto il potere non solo di generare profitto. Ma anche di migliorare il benessere e la propensione al contatto con altri esseri viventi di tutti quei soggetti che sono gravati da disturbi congeniti e non, migliorando il loro stato di salute e alleviando il peso che grava sulle famiglie, spesso lasciate sole a sconfiggere delle problematiche di difficile gestione.
Non è poi da sottovalutare una moda che sta prendendo piede presso i social addicted più accaniti
Il selfie con l’alpaca, che si presta molto bene a farsi fotografare con il suo tenero musetto sorridente, sta letteralmente spopolando nelle piattaforme social, ed offre a tutti l’opportunità di una domenica differente, divertente, degna di essere immortalata come un caro ricordo.
Dunque, un aspetto che contiene in sé un potenziale di reddito economico interessante e socialmente utile, è l’impiego di questi animali per la pet therapy, da anni ritenuta utilissima per la cura di patologie complesse come l’autismo.
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