Nelle ultime settimane si è diffuso un autentico spauracchio tra i pescatori del Mediterraneo. Il granchio blu è una specie aliena ed invasiva. Ma vista l’abbondanza attuale, può diventare un saporito acquisto.
Il problema maggiore consiste nell’abitudine del granchio blu di divorare preziose risorse del nostro mare. Cozze, vongole, molluschi e via dicendo. Progressivamente segnalati nei nostri mari, a partire da quindici anni si sono diffusi ovunque. Qualcuno, purtroppo, la definisce un’invasione Così, per fare di necessità, virtù, è iniziata la loro vendita. Un metodo che si spera possa dare un senso alla loro cacciata. Così il prodotto è reperibile nei mercati ittici. Ma quanto costa l’ormai celebre granchio blu? E quali sono le ricette più sfiziose?
Prezzi ancora bassi
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Sui mercati italiani, ad esempio, il prezzo si aggira sui 10 € al chilo. A Grosseto ed in Maremma ad inizio agosto variavano dai 7,90 € ai 8,95 € al chilo, in Veneto si trovavano anche a 12 €. La preparazione del granchio blu pare effettivamente non essere particolarmente costosa al momento. C’è da dire che a differenza di altri crostacei, la polpa è poca rispetto al peso complessivo dell’animale. Ad ogni modo la sua presenza e vendita ci consente di dargli spazio nella nostra tavola. Non solo adattandolo ad uno spaghetto, come nel più tradizionale dei piatti italiani, ma guardando come proposta questo goloso crostaceo altrove.
Infatti, le zone di elezione del granchio blu sono altre. In alcune aree della costa nordamericana è ritenuta una delizia culinaria. In effetti, specie nella baia di Chesapeak, i locali hanno sviluppato una vera e propria cucina basata su quello che chiamano blue crab. La ricetta forse più sfiziosa consiste nei cosiddetti tortini di granchio blu. Basta mischiare uovo, mostarda, sale, pezzetti di sedano e cipolle tritate con la polpa del granchio (bollita per 10 minuti) per formare delle polpette, a sua volta da ricoprire con il pangrattato.
Queste sono poi da scaldare nell’olio bollente, fino a che non diventano dorate su entrambi i lati. Assicurano che una tira l’altra. Certo come qualsiasi crostaceo che si rispetti, il granchio blu vede nella cottura al vapore, alla griglia, oppure in padella la normale conclusione. Negli Stati Uniti si raccomanda però l’accompagnamento di salse saporite e grasse: non solo salsa di soia, ma anche il burro fuso, meglio se all’aglio, oppure una salsa piccante.
Quanto costa l’ormai celebre granchio blu? E quali sono le ricette più sfiziose?
È un fatto che la cucina è anche una questione di abitudine, e non è facile aprirsi a nuovi sapori. Ma non dimentichiamo che le migliori preparazioni del mondo vedono in una sapiente commistione di ingredienti il loro successo. E poi, non dimentichiamo che il pomodoro, la patata e molte specie di fagioli, oggi parte ovvia della nostra dieta, provengono dal continente americano. L’augurio, ad ogni modo, è che in quanto specie invasiva, il granchio blu ritorni presto un prodotto da importazione, se non altro per consentire ai prodotti variegati ed unici del nostro mare di tornare a vivere nel proprio ecosistema naturale.
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