Il team di ProiezionidiBorsa risponde ai Lettori che chiedono quanto costa fare un atto di donazione dal notaio. Persino nel caso in cui si desideri regalare qualcosa ad un figlio, un parente prossimo o ad una persona cara si devono affrontare spese. Esistono tuttavia delle eccezioni che consentono di evitare al donante di recarsi dal notaio e versare imposte e onorari. Ne abbiamo già discusso nell’articolo “Come donare una casa al figlio senza andare dal notaio” cui rimandiamo per approfondimenti.
A prescindere da possibili strategie cui si può ricorrere per eludere oneri fiscali, conviene ricordare che qualunque donazione presuppone l’accordo fra le due parti. Ne consegue che per il donante corre l’obbligo di comunicare le proprie volontà e ottenere il consenso del beneficiario. Trattandosi di un vero e proprio contratto conviene anche sapere quanto costa fare un atto di donazione dal notaio. E soprattutto ricordare che ciascuna delle parti in causa non ha facoltà di revocare l’accordo che donante e donatario hanno sottoscritto.
Quanto costa fare un atto di donazione dal notaio
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Nel momento in ci si decide di donare un bene mobile e/o immobile si perde la titolarità sullo stesso e la si trasferisce ad altri. Ciò pertanto conferisce al beneficiario della donazione l’acquisizione del diritto di proprietà sul bene che costituisce l’oggetto della donazione. Per ratificare l’accordo fra le due parti occorre recarsi presso uno studio notarile e formalizzare il contratto alla presenza di due testimoni. L’importo della tassa da versare non è fisso, ma subisce variazioni in relazione al grado di parentela che intercorre fra donante e donatario.
Se il valore della donazione supera la soglia limite di 1.000.000 di euro è prevista una franchigia sulla somma residuale al di sopra della suddetta. Su un atto di donazione si applica l’aliquota del 4% se le due parti dell’accordo sono coniugi o familiari in linea diretta. Se invece la donazione ha luogo fra fratelli e sorelle, la franchigia si abbassa ed è pari a 100.000 euro, ma l’aliquota passa al 6%. Si attesta sempre sul 6% l’aliquota che si applica nell’evenienza di donazioni fra cugini o fra parenti fino al 4° grado. Al contrario non esiste alcuna franchigia se la donazione avviene fra soggetti che non presentano i legami di parentela appena elencati. Per ulteriori informazioni rimandiamo i Lettori alla consultazione delle disposizioni legislative e, nello specifico, all’articolo 69 della Legge 342/2000.