Sono stati annunciati ieri i 30 giocatori che si contenderanno il prossimo Pallone d’Oro. Il premio individuale più prestigioso del mondo del calcio. Infatti, è nato da un’idea di un giornalista ed ex calciatore francese, Gabriel Hanot, ai tempi in cui lavorava per il periodico France Football. Era il 1956 e, da quell’anno, entrò nell’immaginario collettivo come il premio più ambito da intere generazioni di calciatori.
Non esiste giocatore di calcio, dagli anni Sessanta a oggi, che non abbia tra i suoi sogni quello di vincere il Pallone d’Oro. Il trofeo è messo in palio da France Football, giunto alla 67esima edizione. Premierà lunedì 30 ottobre il miglior calciatore della stagione sportiva appena andata in archivio.
Ieri la rivista francese ha comunicato i nomi dei 30 candidati, anche se tutti scommettono che per 27 di questi ci sarà poco da fare. Infatti, a contendersi il prestigioso trofeo saranno Lionel Messi, che ha trascinato l’Argentina in cima al mondo a dicembre, Kylian Mbappé, suo grande rivale in finale e autore di una doppietta. Poi Erling Haaland, il fenomenale centravanti che ha trascinato il Manchester City verso una stagione trionfale.
Chi vincerà il trofeo nel 2023
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Sarà probabilmente l’argentino, già recordman di successi, con 7 trofei in bacheca, a sollevare il Pallone d’Oro nella cerimonia di Parigi. Troppo importante il successo ottenuto da protagonista in Qatar con la sua Argentina. La squadra è stata portata in vetta al Mondo 36 anni dopo l’ultimo successo ottenuto con Diego Armando Maradona.
Certo, è storica anche la prima Champions raggiunta dal Manchester City di Guardiola che, battendo l’Inter in finale a Istanbul, ha suggellato una lunga rincorsa cominciata con l’arrivo della famiglia araba a capo del club nel 2008. Haaland non ha brillato nell’atto decisivo, ma con i suoi gol ha contribuito alla trionfale stagione dei Citizens, che hanno conquistato anche Premier League, FA Cup e Supercoppa Europea.
Quanto costa fabbricare il trofeo individuale più ambito tra i calciatori
Sul Pallone d’Oro si sono scritti fiumi di inchiostro. Tra chi l’ha sempre ritenuto sopravvalutato, per via di una votazione non sempre limpidissima e chi invece lo considera come il metro di paragone per giudicare la grandezza di un calciatore.
Tuttavia, in pochi conoscono un paio di curiosità relative al premio. Innanzitutto la provenienza. C’è un po’ d’Italia, infatti, nelle origini della Mellerio, la maison parigina che realizza fisicamente il Pallone d’Oro, oltre a un’altra delle grandi coppe sportive simbolo per i francesi, ovvero il trofeo del Roland Garros di tennis.
Ebbene, i Mellerio sono una famiglia di lontane origini italiane, più precisamente piemontesi della Val d’Ossola, che lasciarono nel 1515, cento anni prima di inaugurare la gioielleria storica, che ancora oggi porta il loro nome nel mondo.
Quanto costa fabbricare il trofeo?
La seconda curiosità è che il Pallone d’Oro non è…d’oro. Infatti, è costituito da due lastre di ottone saldate e modellate insieme in modo da formare la sfera. Questa poi viene fissata su un piedistallo di cristallo di pirite. Successivamente vengono disegnate le cuciture, i pentagoni e gli esagoni che storicamente contraddistinguono il pallone, prima che il tutto venga lucidato e, dopo le rifiniture finali, immerso in un bagno d’oro.
Per fare tutte queste procedure si impiegano 6 mesi di lavoro. Il costo finale dell’opera è di circa 13 mila euro. Un’inezia se pensiamo alla difficoltà nel realizzarlo e, soprattutto, al suo grande valore simbolico.
Abbiamo visto, dunque, quanto costa fabbricare il Pallone d’Oro che, con ogni probabilità, Lionel Messi alzerà per l’ottava volta il 30 ottobre a Parigi.