Il periodo delle festività, da Natale a Capodanno, è probabilmente quello in cui il peso della spesa nelle pescherie supera tutte le altre tipologie di spese alimentari. Questo perché da noi c’è l’usanza di consumare il pesce: si pensi alla Vigilia di Natale, ma anche al pranzo del 25 o in occasione del Capodanno.
In quest’articolo svisceriamo l’argomento e proviamo a capire quanto costa 1 kg di spigole o di orate e salmone, o di tonno e pesce spada. Procediamo con ordine.
Un’importante avvertenza
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I prezzi che esporremo sono solo una media aritmetica di quelli tratti direttamente da alcuni siti di settore. Li abbiamo analizzati e confrontati per lo stesso tipo di prodotto e poi ne abbiamo tirato fuori un prezzo medio.
Il quale varia a seconda che si tratti di un prodotto veramente fresco (appena sbarcato dal pescatore), o allevato o un fresco-congelato. I prezzi possono variare se ci troviamo al Sud o al Nord del Paese. Infine contano tanto sia il canale distributivo a cui ci rivolgiamo per l’acquisto e soprattutto il fatto se si tratti di pesce già pulito (eviscerato) oppure no.
Dunque, non sono pochi i doverosi distinguo da tenere a mente. Malgrado ciò cercheremo di farci un’idea relativamente attendibile del budget che ci serve per la spesa di questi giorni.
Il pesce fresco intero
L’orata, uno dei pezzi più graditi e ricercati, ha un prezzo che varia tantissimo in base alla provenienza. Se è di allevamento, il suo prezzo oscilla in genere, tra i 16 euro e i 24. Discorso diverso per il fresco vero, dove difficilmente si parte da meno di 28 per arrivare anche fino a 35/40 euro al kg. Infine va detto che mediamente un singolo pezzo di orata pesa intorno ai 600/800 grammi.
Altro pezzo pregiato e assai richiesto in questi giorni di festa è il branzino o spigola. Anche qui vale il discorso di cui sopra, ossia tutto dipende dalla pezzatura e soprattutto dalla provenienza. Ossia se è stato pescato all’amo, o tramite reti, o allevato o importato.
Quello di allevamento costa circa, tra i 12 e i 18 euro al Kg. Invece, per la spigola realmente fresca i costi mediamente raddoppiano: occorrono infatti almeno 35 euro per mille grammi di questa prelibatezza.
Altro pesce prelibato e ricercato dai buongustai è la rana pescatrice. In questo caso spesso già un singolo pezzo arriva a pesare intorno al chilo. Il suo costo a mercato oscilla occhio e croce sui 35/40, sempre per il fresco vero. La si paga qualcosina in meno invece se è un prodotto d’importazione.
Tonno, salmone e pesce spada
Quanto al pesce spada, di solito venduto a tranci (ossia a fettine), quello fresco proveniente dal Mediterraneo raramente costa meno di 30 euro al chilogrammo.
Oltre ai tranci, sul mercato lo si trova anche affumicato o come carpaccio di pesce spada (spesso quest’ultimo è importato). In questo caso i prezzi divergono davvero tanto per cui riteniamo arduo fornire un valore medio e che fosse realmente attendibile.
Per il filetto di salmone proveniente dalla Norvegia, 1 kg di prodotto costa in genere sui 30/35 euro. La sua versione affumicata prezza invece molto di più: circa 50/60 euro, sempre al kg.
Dunque, quanto costa 1 kg di spigole o di orate e salmone, o di tonno e pesce spada?
Altri due pesci pregiati e cari sono il pesce rombo, di media venduto a 35/40 euro al chilo sui banchi del fresco, e il pesce San Pietro (ottimo nelle zuppe di pesce). In quest’ultimo caso i prezzi del pescato fresco salgono a circa 50/60 euro al chilo.
Infine il tonno, che solitamente compriamo e mangiamo nelle scatolette da 80 gr sott’olio. Bene, i filetti di tonno fresco sono sicuramente tutt’altra cosa. E ce ne accorgiamo anche dal prezzo, considerato che sul mercato viaggiano nell’ordine dei 30/35 euro al chilogrammo.
Ecco dunque illustrato in estrema sintesi quanto costa 1 kg di spigole o di orate e salmone, o di tonno e pesce spada. Invece in quest’articolo illustriamo i prezzi al chilo di astici, gamberi, scampi e mazzancolle.