Dopo un 2022 difficile sul fronte dei rincari dei prezzi, le attese per il 2023 non dovrebbero essere molto più allegre. Il discorso riguarda anche gli automobilisti e i proprietari di un mezzo di trasporto in generale. Malgrado sia difficile prevedere con esattezza l’andamento di un anno intero, alcuni aumenti sono certi e fanno venire la pelle d’oca sin da ora. Vediamo di quali si tratta e come arginarli.
In un anno sono tante le uscite che affronta un automobilista tra spese fisse e variabili. Carburante, collaudo, RC auto, multe, pedaggi vari, riparazioni ecc., è un continuo esborso di denaro. A tutto ciò si sommano i rincari dei prezzi, un discorso che secondo le prime stime si protrarrà anche nel 2023. Al riguardo quanto aumenteranno assicurazione, benzina e diesel l’anno prossimo?
Saliranno i costi delle riparazioni dal meccanico e dal carrozziere
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Un primo fronte di rincari arriva direttamente da Federcarrozzieri. Il mix combinato e prolungato nel tempo dei rincari di energia e pezzi di ricambio hanno portato ai rialzi dei listini prezzi degli addetti ai lavori. La stagione dei rincari su questo fronte è terminato? Niente affatto, chiosa l’associazione delle autocarrozzerie italiane.
Parimenti sono aumentati i tempi medi di attesa delle riparazioni per le difficoltà negli approvvigionamenti dei materiali e pezzi di ricambio.
Un discorso che, giocoforza, coinvolge anche l’intervento del meccanico. Anche qui gli ingredienti principali del suo intervento sono la competenza, l’impiego di energia elettrica e la sostituzione dei pezzi di ricambio, al pari del carrozziere.
Su questi fronti le accortezze primarie da adottare per risparmiare passano anzitutto dall’adozione di uno stile di guida sobrio e molto responsabile.
Benzina e diesel resteranno ancora due note dolenti
Un altro grosso capitolo di spese è legato al carburante. Qui il quadro è più incerto e, soprattutto, dinamico rispetto a prima per via delle molte variabili in gioco.
Un primo dato da cui partire è che dopo 9 mesi si riduce lo sconto del Governo sulle accise di benzina, gasolio e GPL. La più ovvia conseguenza è che oggi i carburanti costano 12,2 centesimi in più rispetto al recente passato.
Per il resto, l’agenzia Fitch ha di recente tagliato le proprie stime sul prezzo del gas a breve termine e lasciate invariate sul greggio. La recessione e la fine delle ostilità belliche gioverebbero alla discesa dei prezzi, ma è tutto da vedere cosa avverrà concretamente nel corso dell’anno.
Infine va sottolineato che si tratta di prezzi c.d. vischiosi, ossia veloci nel salire e molto lenti (o restii?) quando si tratta di scendere.
Quanto aumenteranno assicurazione, benzina e diesel l’anno prossimo? Il nuovo anno si preannuncia all’insegna dei rincari
Infine ecco la terza stangata in arrivo, quella sull’RC auto. Secondo Assoutenti in questo caso i prezzi medi potrebbero salire del 6% l’anno prossimo. Pertanto si potrebbe assistere a un passaggio dall’attuale premio medio di 310 euro, al netto delle tasse, ai futuri 328,60 euro. Un rincaro che per neopatentati e automobilisti del Sud dovrebbe essere ancora più salato considerato che in genere pagano tariffe sopra la media.
Al riguardo non resta che fare un’analisi minuziosa delle offerte presenti sul mercato per piegare a proprio vantaggio la concorrenza che si fanno gli operatori di mercato.