Spesso marito e moglie che scelgono il regime della comunione dei beni posseggono un conto corrente cointestato. Inoltre nella maggior parte dei casi optano per la firma disgiunta in modo che ciascuno possa effettuare operazioni senza l’autorizzazione dell’altro. Si sceglie la cointestazione per comodità e per attingere da un fondo comune le somme di denaro necessario alle esigenze della famiglia. Pur tuttavia si dovrebbe anche sapere quanti soldi si possono tenere su un conto corrente cointestato senza correre rischi di varia natura.
I pericoli maggiori riguardano un eventuale fallimento della banca, l’inflazione e le spese di gestione che annualmente gravano ed erodono il patrimonio. Spesso infatti il correntista sottovaluta quanto denaro deve sborsare ogni anno per poter custodire i propri risparmi presso un istituto bancario. Nell’articolo “Quanto costa tenere i soldi fermi sul conto corrente in banca?” sono presenti indicazioni relative alle spese da sostenere. A ciò si deve aggiungere anche la probabilità che si verifichi il fallimento dell’istituto di credito o che il Governo ricorra ad un prelievo forzoso. Per tutelare le somme di denaro in giacenza conviene informarsi su quanti soldi si possono tenere su un conto corrente cointestato senza correre rischi.
Quanti soldi si possono tenere su un conto corrente cointestato senza rischi?
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Non esistono limiti da rispettare per le somme di denaro che un correntista può tenere in deposito presso un istituto di credito. Pertanto qualunque risparmiatore può decidere di depositare quanto denaro desidera e utilizzare il conto come un salvadanaio. Ciò nonostante si consiglia di valutare la reale convenienza di lasciare in deposito rilevanti quantità di denaro.
Anzitutto converrebbe trasferire altrove le somme di denaro eccedenti i 100mila euro perché superare tale somma in deposito significherebbe non avere tutele. Ciò perché, nell’eventualità di una crisi bancaria, secondo il Decreto legislativo 180/2015 non si intaccano le giacenze inferiori a 100.000 euro. Diversamente accade in presenza di cointestazione perché la soglia di tutela sale a 200.000 euro. Non tutti i clienti sanno infatti che il limite di 100.000 euro vale per il singolo correntista. Il che equivale a dire che fino ad una giacenza pari a 200.000 su un conto cointestato non si devono temere gli effetti negativi di un eventuale bail-in.