Quando andiamo all’estero non facciamo attenzione ai soldi spesi con i cambivaluta. Anche se il tasso di cambio è garantito in quanto determinato dal mercato, sono le condizioni a farci sprecare dei soldi. Anche quelli di banche e aeroporti. E lo stesso discorso dovremmo farlo per l’utilizzo del bancomat. Quanti soldi perdiamo senza accorgercene?
Prima di partire il consiglio migliore è quello di cambiare in Italia gli euro con la valuta che ci serve. Le commissioni sono più basse ed è difficile venire imbrogliati. Ma se siamo già in viaggio e vogliamo cambiare la valuta straniera in euro dobbiamo stare attenti ad alcuni passaggi. Teniamo innanzitutto sotto controllo i tassi di cambio ufficiali per non avere una perdita troppo elevata quando facciamo il cambio.
Cerchiamo di non cambiare i soldi in aeroporto, è l’opzione più comoda e veloce ma le commissioni sono molto più alte rispetto a quelle che troviamo su internet o negli uffici di cambio. Si parla anche del 10% in più. Per questo sarebbe meglio effettuare la compravendita di valute online, molti servizi prevedono poi il ritiro materiale presso gli uffici di cambio o quelli postali. Questi siti non applicano quasi mai commissioni aggiuntive.
Piccoli trucchi
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Se vogliamo sapere quanti soldi perdiamo in viaggio per via dei “comportamenti scorretti commercialmente” e carte non ci resta che approfondire l’argomento. Ciò che dobbiamo fare è organizzarci nei minimi dettagli. Anche l’utilizzo delle banche può essere penalizzante. Le banche applicano una commissione dell’1% per la conversione e aggiungono un 2% per l’elaborazione della transazione.
Dobbiamo convincerci che è meglio prelevare somme alte di valuta, quella che ci permette la legge dobbiamo sfruttarla tutta. Cambiando i soldi online traiamo i primi vantaggi, quindi completiamo la nostra strategia con gli AT&M. La commissione sui prelievi internazionali è più bassa rispetto a quella riguardante i cambi di valuta e se preleviamo somme elevate la pagheremo una volta sola. Ma dobbiamo avere un bancomat o una carta abilitata ai prelievi internazionali. Questa è la soluzione più conveniente. Non sottovalutiamo inoltre il potere del cashback. Quando effettuiamo un acquisto con carta di credito possiamo chiedere all’esercente una somma di denaro in contanti che verrà aggiunta all’importo della transazione. Cioè utilizziamo l’esercente come uno sportello bancomat, paghiamo il tasso di cambio reale ed evitiamo di effettuare troppe operazioni allo sportello.
Quanti soldi perdiamo in viaggio per colpa delle carte
Il capitolo riguardanti le carte è spinoso. Partiamo dalle carte di credito. Quando siamo all’estero e paghiamo un contro con la carta di credito ci viene chiesto se vogliamo pagare in valuta locale o del Paese d’origine. Paghiamo sempre in valuta locale perché eviteremo le commissioni previste dalla nostra banca per pagamenti in euro all’estero. Cerchiamo di utilizzare carte di credito apposite per viaggiatori che abbiano commissioni base quindi basse. Le carte migliori per questi casi sono la N26, la Revolut e la Wise, permettono tutte di pagare il tasso di cambio reale.
Quando utilizziamo il bancomat potremmo trovarci a pagare commissioni da brivido negli hotel, nei ristoranti e nelle pompe di benzina. In Polonia, Repubblica Ceca e Gran Bretagna le commissioni sono considerate nettamente più alte, mentre in Usa e Sud Est asiatico ci sono extra commissioni fino a 6 euro. Per evitare queste spese è necessario avere più modi per pagare, non solo carte ma anche contante e cashback. Nei Paesi no euro è meglio avere importanti somme di denaro in contante con sè, ci eviterà numerosi guai. Nei luoghi di villeggiatura anche non euro il prelievo bancomat rimane più conveniente del cambio in contanti, la commissione dentro i villaggi turistici potrebbe essere uguale a zero. I prelievi con carta di credito sono più costosi rispetto a quelli con bancomat. Regoliamoci di conseguenza e scegliamo sempre la strada più conveniente anche se è quella più scomoda.