Quanti conti correnti è meglio avere oggi per vivere sereni ed evitare debiti

danno conto corrente

Spesso ci si interroga su quale sia il miglior conto corrente del momento. Potrebbe essere quello a canone zero per sempre o per un certo periodo di tempo. Oppure con il canone azzerabile all’aumentare dei servizi in conto attivati (accredito stipendio/pensione, domiciliazione utenze, etc.) Un’altra tipologia di conto molto conveniente è quello a pacchetto, che offre un tot di servizi nel canone di base facendo pagare il resto.

Più in generale, sono i conti online quelli più convenienti in termini di costi, mentre i più cari sono quelli bancari tradizionali. Fermo restando che il c/c in generale spesso non rende nulla ed anzi si rivela un prodotto molto costoso. Tra spese vive e spese indirette, la liquidità sul conto potrebbe perdere fino al 15% in appena 3 anni.

La convenienza del conto corrente nella vita di tutti i giorni

La Legge non pone limiti sul numero di rapporti attivi che è possibile avere. Tuttavia, quanti conti correnti è meglio avere oggi per vivere sereni e non cadere nei debiti?

Per far quadrare i conti, tanto nel caso del single quanto in quello della famiglia con figli a carico, servirebbero 3 conti. Meglio, due conti correnti più un conto deposito, assegnando a ognuno di essi uno specifico compito.

Il primo c/c dovrebbe servire per farvi confluire tutte le entrate, principali e non. Quindi stipendio, pensione, canone di un locatario, una vendita o un guadagno extra, etc., dovrebbero confluire tutti su questo primo conto-base.

Parimenti qui andrebbero domiciliate le spese fisse, cioè tutte quelle che ad ogni 1° del mese sappiamo già di dover sostenere nei successivi 30-31 giorni. Troviamo la rata del mutuo o dell’affitto, il condominio, le utenze luce, acqua e gas, la rata dell’auto o dei mobili, l’abbonamento alla palestra, etc.

Una seconda soluzione a canone zero

Per vivere avendo contezza dei soldi disponibili e non fare mai il passo più lungo della gamba, ecco l’entrata in gioco del secondo c/c. I suoi tratti salienti sono ben presto definiti.

Deve essere a canone zero, e anche online potrebbe andar bene considerate le funzioni che deve assolvere. In pratica con esso vanno gestite le spese variabili mensili. Pertanto deve essere munito di carta di credito, che magari potrebbe non avere il primo per evitare una duplicazione delle funzioni.

A inizio mese si storna su questo rapporto una quota delle entrate e solo con esse si affrontano le spese variabili. Una sorte di budget mensile che ci diamo per sopportare le uscite che non rientrano nel perimetro di quelle fisse.

Quanti conti correnti è meglio avere oggi per vivere sereni ed evitare debiti

Infine ecco il conto deposito, magari a vincolo per spuntare un maggior rendimento sulle somme ivi depositate. Tuttavia, in genere non si andrà oltre l’1-2% lordo, per cui è vietato nutrire grosse aspettative. Inoltre deve prevedere anche la possibilità di disinvestire anzitempo, all’occorrenza, al sorgere di un imprevisto.

In sostanza questo conto funge da cuscinetto di liquidità, da incrementare ogni 1° del mese al pari del conto con la carta di credito.

Come si evince, per vivere nel rispetto dei budget basta avere contezza dei soldi in entrata e dividerli tra spese fisse, variabili e la quota risparmio.

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Dove investire i soldi fermi sul conto e guadagnare 5% sicuro in poco tempo.

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