Il sogno di comprare casa è da sempre in cima alla lista dei desideri degli italiani. Specie quando una casa di proprietà non la si ha (si pensi a chi abita in affitto), oppure chi, ancora giovane, non è riuscito a fare il grande salto. È così che, dopo i primi semestri di stipendio, uno si guarda intorno e si chieda quanti anni servano a un giovane per comprare casa. Vediamo cosa dicono i dati in questo autunno 2020.
I due parametri che influenzano la risposta
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Non esiste una risposta univoca al quesito. Il calcolo totale delle mensilità è funzione del diverso combinarsi dei due fattori che lo influenzano.
Il primo è l’importo della retribuzione netta mensile. Questa può essere, poi, fissa o variabile: il calcolo, nel primo caso, è molto più agevole rispetto al secondo. Le stesse considerazioni valgono, infine, a seconda che il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato o a intervalli di tempo più o meno lunghi .
La seconda variabile è, ovviamente, il prezzo d’acquisto dell’immobile che può differire tra il Nord e il Sud Italia. Ma anche da una città capoluogo di provincia a un tranquillo paesino della stessa provincia.
I risultati di un’indagine
A cimentarsi nel quesito su quanti anni servano a un giovane per comprare casa ci ha comunque pensato Ener2Crowd. Nello specifico, ha considerato il caso di un giovane con una busta paga di 1.600 euro netti. Secondo i suoi calcoli, occorrono in media 41 anni, davvero tanti. Secondo lo studio, i tre fattori che incidono negativamente sulla tempistica sono da ricondurre a
a) l’incostanza delle retribuzioni;
b) i livelli medi delle buste paghe;
c) le dinamiche proprie del mercato lavoro.
Probabilmente, poi, ci sarebbe anche un quarto motivo, ovvero la dinamica dei prezzi delle case. La crisi dei mutui subprime del 2008 ha certamente contribuito al contenimento degli stessi. Ma forse non abbastanza al punto da rendere l’acquisto di una casa fattibile anche per i giovani.
Quanti anni servono per comprare una casa?
La stessa indagine ha poi preso in considerazione le serie storiche di stipendi e prezzi delle case dal 1960 ad oggi. I risultati sono allo stesso tempo confermativi e sorprendenti. Agli inizi degli anni Sessanta, un italiano con uno stipendio medio di 50.000 lire riusciva ad acquistare una casa a ridosso del centro città. Gli erano sufficienti 21 anni di lavoro, durante i quali destinava metà stipendio a pagare il mutuo. Dieci anni dopo la situazione è mutata nel senso che, se da un lato gli bastano 19 anni per comprare lo stesso appartamento, dall’altro a cambiare è, però, la sua ubicazione, ossia leggermente periferica e non più semicentrale.
Infine siamo giunti al picco del trend, verificatosi nel 2011, in conseguenza dello scoppio della crisi dei debiti sovrani. In quel periodo, infatti, a un giovane lavoratore, con uno stipendio di 1.600 euro al mese, occorrevano ben 54 anni per poterla realmente considerare di sua proprietà e pur sempre per un immobile identico nelle dimensioni a quello dei genitori. Nove anni dopo, ossia nel 2020, il saldo degli anni necessari è sceso, appunto, a 41 anni.
Infine, se gradite prendere visione del trend del mercato immobiliare in questa fine estate 2020, vi rimandiamo alla lettura del seguente articolo.