Con la circolare n.19/2020 l’INPS ha bloccato l’aumento dell’età pensionabile per il 2021/2022. Pertanto, fino alla fine del 2022, non ci saranno variazioni sui requisiti di accesso al trattamento pensionistico. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2023, salvo ulteriori blocchi, l’età pensionabile sarà adeguata alle aspettative di vita dell’ISTAT. Questo comporterà un aumento della stessa, in base a quanto stabilito dalla legge Fornero. Essa prevede un incremento di 3 mesi dell’età pensionabile, ogni biennio. Sicchè, l’innalzamento a 67 anni, avutosi a partire dal 1° gennaio 2019, resterebbe in vigore fino alla fine del 2020. Con il blocco anzidetto, poi, rimarrà immutato anche per il biennio 2021-2022. Lo scatto in avanti, consequenzialmente, dovrà avvenire per il biennio 2023-2024, portando l’età pensionabile a 67 anni e 3 mesi. Quanti anni di età e di contributi servono per andare in pensione nel 2023?
Quali forme di pensione sono escluse dall’aumento
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Vi sono, tuttavia, delle forme di pensione che fanno eccezione, in quanto non soggiacciono agli indicati aumenti progressivi. Tali sono, attualmente, la pensione anticipata ordinaria e la pensione con Quota 41. Per esse, è prevista la permanenza dei requisiti attuali fino al 2026. Quindi, si potrà continuare ad accedere alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Per le donne, invece, occorrono 41 anni e 10 mesi di contributi. Allo stesso modo, si accederà a Quota 41, con 41 anni di contributi, oltre al possesso degli altri requisiti di legge. Vediamo, adesso, quanti anni di contribuiti e di età servono attualmente, per poi confrontare la situazione con quanto accadrà nel 2023. Ebbene, i requisiti per accedere alla pensione, oggi, sono i seguenti:
1) per la pensione di vecchiaia ordinaria, sono richiesti 67 anni di età e 20 di contributi;
2) per la pensione di vecchiaia contributiva: 71 anni di età ed almeno 5 anni di contributi;
3) per la pensione anticipata contributiva: 64 anni di età e 20 anni di contributi. Cosa accadrà nel 2023? Vediamolo insieme.
Quanti anni di età e di contributi servono per andare in pensione nel 2023 e quali forme di pensione sono escuse dagli aumenti
In base a quanto anticipato, a partire dal 2023 i requisiti per accedere alla pensione, dovrebbero essere i seguenti:
1) per la pensione di vecchiaia: 20 anni di contributi e 67 anni e 3 mesi di età;
2) per la pensione di vecchiaia contributiva: 5 anni di contributi e 71 anni e 3 mesi di età;
3) per la pensione anticipata contributiva: 20 anni di contributi e 64 anni e 3 mesi di età. Quindi, salvo provvedimenti di blocco della progressione, come quello indicato all’inizio, ogni biennio vi sarà l’aumento dell’età pensionabile, di 3 mesi.
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