Quanti anni di contributi si possono riscattare per la pensione?

datore di lavoro non paga lo stipendio

Rispondiamo ai lavoratori che si chiedono quanto anni di contributi si possono riscattare per la pensione. Ricordiamo che può chiedere il riscatto contributivo solo il contribuente che non percepisce la pensione e che non possiede contributi fino al 31 dicembre 1995. E che ovviamente il lavoratore che vuole riscattare gli anni privi di contribuzione deve affrontare dei costi.

Nell’articolo “Quanto costa pagare un anno di contributi volontari?” troverete informazioni dettagliate sulla spesa da preventivare per la copertura contributiva. Adesso invece cerchiamo di capire quanti anni di contributi si possono riscattare perla pensione. Tramite il pagamento dei contributi che mancano in alcuni periodi della carriera lavorativa si ha la possibilità di anticipare il momento di andare in pensione.

Quanti anni di contributi si possono riscattare per la pensione?

Molti lavoratori avranno sentito parlare della cosiddetta pace contributiva, ossia della possibilità di riscattare contributi con un’agevolazione degli oneri. Corrisponde a 5 anni il periodo massimo che si può riscattare. Si possono riscattare fino a 5 anni di contributi anche se con intervalli temporali, anche se cioè non sono continuativi. Possono fruire del riscatto agevolato di massimo 5 anni di contributi anche i titolari della pensione ai superstiti e parenti sino al secondo grado.

La possibilità di riscattare in modalità semplificata e con oneri agevolati 5 anni di contributi è limitata al triennio 2019-2021. L’introduzione della cosiddetta pace contributiva si deve al Decreto legge 4/2019 che disciplina la possibilità di riscattare i periodi privi di contribuzione. Nello specifico l’articolo 20 della legge n. 4/2019 statuisce che “possono essere riscattati nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi”. Può accedere tuttavia che se si acquisisce l’anzianità contributiva entro il 1° gennaio 1996 si ha diritto alla restituzione dei contributi.

Nel settore privato potrebbe essere il datore di lavoro a farsi carico del pagamento del riscatto contributivo. Si ha inoltre facoltà di decidere se effettuare il pagamento dei contributi in un’unica soluzione o tramite rate. In caso di rateizzazione, l’importo minimo da versare sarà pari a 30 euro e 60 il numero massimo di rate con cadenza mensile.

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