Il calcolo dei contributi rappresenta lo scoglio duro da superare per poter approdare al traguardo pensionistico. Ma quanti anni di contributi INPS servono per andare in pensione a 66 anni? Questa e altre domande si pone il lavoratore che purtroppo non ha una carriera professionale senza buchi di contribuzione. Spesso si entra con relativo ritardo nel mondo del lavoro o si riesce a firmare un contratto regolare solo dopo anni di impiego a nero. Alle donne capita spesso di ritardare l’esercizio della professione per dare precedenza a figli e famiglia.
Intanto l’età avanza e non sempre l’anzianità contributiva che si accumula procede di pari passo. La Redazione ha già risposto alle domande dei Lettori che chiedevano “A che età si può andare in pensione con 15 anni di contributi INPS?”. Tuttavia anche chi possiede una copertura assicurativa più estesa si chiede quanti anni di contributi INPS servono per andare in pensione a 66 anni.
Ciò perché anche per il 2021 alcuni lavoratori avranno opportunità di accedere al trattamento pensionistico a 66 anni e 7 mesi. Ricordiamo infatti che, per effetto dell’adeguamento alla speranza di vita, il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia richiede il compimento di 67 anni. Pur tuttavia alcune categorie professionali conservano il diritto ad un anticipo previdenziale.
Quanti anni di contributi INPS servono per andare in pensione a 66 anni?
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Il Decreto legislativo 205/2017 riconosce a chi svolge professioni gravose o usuranti alcune agevolazioni sull’età pensionabile. Pertanto i lavoratori che rientrano nelle categorie professionali gravose hanno diritto ad anticipare di 5 mesi il pensionamento. A fronte di tale vantaggio occorre tuttavia esibire il possesso di almeno 30 anni di contribuzione e non è possibile fruire del cumulo contributivo.
Ne consegue che chi accumula contributi in casse previdenziali differenti non potrà richiedere di cumulare i versamenti presso altre gestioni pensionistiche. Inoltre è necessario che almeno 7 degli ultimi 10 anni di impiego figurino quali attività gravose per ottenere l’anticipo di 5 mesi sull’età pensionabile. Alle categorie dei lavori gravosi appartengono anche le prestazioni d’opera che il contribuente svolge durante i turni di notte. Preme comunque specificare che per l’anticipo pensionistico è necessario che il lavoratore accumuli almeno 64 notti su base annuale.