Quanti anni di contributi figurativi si possono avere?

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A chi desidera andare in pensione torna utile sapere quanti anni di contributi figurativi si possono avere. Per questo motivo il team di Proiezionidiborsa vi spiegherà se esistono dei limiti oltre cui non è possibile richiedere l’accredito dei contributi ai fini pensionistici. Per ottenere il riconoscimento, il lavoratore non deve sborsare denaro diversamente da quanto accade per la contribuzione volontaria. Il lavoratore riceve a titolo gratuito dei contributi figurativi che coprono a livello assicurativo i periodi in cui non ha potuto svolgere attività lavorativa.

Nell’articolo “I contributi figurativi della Legge 104 riducono l’importo della pensione?” il lettore troverà risposte dettagliate alle domande più frequenti. Si teme una riduzione del rateo pensionistico perché il riconoscimento della contribuzione figurativa avviene gratuitamente. Proprio l’accredito gratuito di tali contributi induce il lavoratore a temere che ciò avrà una ricaduta negativa sull’assegno mensile. In realtà, non sempre è così e vi sono delle eccezioni che conviene conoscere.

Per quanto riguarda il caso specifico, invece ci occuperemo in particolare di quanti anni di contributi figurativi si possono avere. Nel caso di dipendenti del settore privato l’accredito scatta in concomitanza a periodi di disoccupazione o cassa integrazione. Ma anche a seguito di licenziamento, di gravidanza e maternità, di aspettativa e malattia o infortunio.

Quanti anni di contributi figurativi si possono avere?

Per sapere quale è il limite massimo dell’accredito della contribuzione figurativa a carico dello Stato occorre consultare il dettato legislativo. L’articolo 15  relativo a “Accredito dei contributi figurativi” del Decreto legislativo n. 503/1992 così recita: “i periodi figurativi computabili non possono eccedere complessivamente cinque  anni”.

Sulla base delle precedenti considerazioni, quindi, non è possibile pertanto ricevere il riconoscimento di più di 5 anni di contributi figurativi. Ciò vale nello specifico per lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti e coltivatori diretti che al 31 dicembre 1992 non  posseggono precedenti periodi di contribuzione.

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