Il sole e l’afa di agosto sottopongono a forti stress climatici le piante del nostro orto. Ad esempio abbiamo visto che il marciume apicale può dipendere anche dalla quantità di acqua apportata.
Sorge allora naturale il dubbio su quante volte bagnare il terreno per non vedere queste primizie bruciate dal caldo. Fermo restando che abbondanza o mancanza di acqua sono nocive, ecco quante volte innaffiare pomodori, peperoni e melanzane d’estate per assicurarsi raccolti d’oro.
Coniugare scienza, esperienza ed intuito
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Nel tempo, gli studi agronomici sulle tecniche di coltivazione delle piante hanno fatto passi da gigante. Tuttavia, in agricoltura non sempre ci sono leggi scritte o regole ferree da seguire tassativamente
Si procede tanto per esperienza e conoscenze, quanto per buon senso e sulla base dei segnali che dà l’ambiente.
Pensiamo al clima, in genere più fresco, del Nord contro quello afoso e torrido del Sud. Ma anche alle maggiori esigenze di acqua di un terreno sabbioso contro uno argilloso, che trattiene più umidità.
Quanta acqua dare agli ortaggi della famiglia delle Solanaceae?
Pomodori, peperoni e melanzane sono certamente gli ortaggi più rappresentativi della vasta famiglia delle Solanaceae. Inoltre sono anche quelli più diffusi nei nostri orti e giardini.
Diciamo subito che le loro esigenze di acqua in estate si somigliano molto. Meglio, secondo i pareri degli agronomi bisognerebbe annaffiarli 2-3 volte a settimana, anche quando il sole picchia forte. Nei casi più estremi, si potrebbe arrivare anche a un giorno sì e uno no.
Invece nei casi di dubbio, per regolarsi sul da farsi basterebbe scavare 6-8 cm sotto la pianta e vedere se il terreno è umido oppure no.
Ancora, assolutamente va evitato di effettuare l’operazione ogni giorno, come anche di eccedere nelle quantità somministrate. Di norma vanno bene 2-3 litri di acqua per pianta, a seconda dei casi.
Quante volte innaffiare pomodori, peperoni e melanzane d’estate per assicurarsi raccolti d’oro
Infine aggiungiamo alcune piccole pillole operative che renderanno più forti i nostri ortaggi e migliori i frutti.
La prima regola è quella per cui meno è meglio. Cioè nel dubbio su quanta acqua apportare, meglio difettare che eccedere.
In tal modo incentiviamo anche le radici della pianta ad andare in profondità e a cercare tutti i nutrienti di cui necessita. Inoltre si evitano possibili ristagni che d’estate non fanno bene, considerate le alte temperature che si raggiungono di giorno.
Infine è altrettanto importante evitare di bagnare le foglie dei nostri ortaggi. Questo avviene più di frequente quando, per esempio, si usa un innaffiatoio dall’alto. Meglio dare acqua direttamente alla parte radicale della pianta, per evitare la possibile formazione di malattie fungine.
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