Lavarsi bene oltre a dare un senso di pulizia e di freschezza al nostro corpo, ci permette di tener lontani virus e batteri. Ma chiediamoci quante volte bisogna fare la doccia per essere puliti e protetti da virus e batteri?
Nuove esigenze di pulizia
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In passato le esigenze non erano le stesse di oggi. La sporcizia era legata ai lavori che si facevano nella vita quotidiana o al sudore a causa della temperatura. Chi lavorava da meccanico o come fabbro e chi faceva il contadino. Oggi oltre a questi fattori, se ne aggiungono altri legati soprattutto all’inquinamento atmosferico.
Il nostro corpo viene aggredito da polveri sottili, le microparticelle dell’inquinamento che si depositano sulla pelle rovinandola. Gas presenti nell’aria inquinata come ozono, zolfo, ossido di azoto, oltre a particelle di piombo invadono la pelle esposta come quella del volto.
Non si tratta perciò solo di sudore, ma anche di smog, che attacca la pelle.
Quante volte lavarsi?
Bisogna distinguere fra le situazioni. Se non si vive in zone inquinate, è bene seguire ciò che raccomandano i dermatologi, di fare la doccia una volta o 2 volte a settimana, come dice il prof. Brandon Mitchell della George Washington University negli USA.
La pelle è rivestita da uno stato naturale di lipidi che contiene una grande quantità di batteri buoni. Questa è una vera e propria barriera che protegge la pelle. Distruggere questa barriera con una buona doccia e abbondante bagnoschiuma è rischioso se fatto spesso, oltre a rendere più fragile e sensibilizzare la pelle.
Ciò che vale per il corpo lo è anche per i capelli.
Quante volte bisogna fare la doccia per essere puliti e protetti da virus e batteri?
Se invece si vive in zone molto inquinate, allora la doccia una volta ogni due giorni è compatibile con una esigenza di pulizia degli agenti inquinanti.
Lo si faccia in ogni caso nel modo meno invasivo. Usando dei saponi di buona qualità, cercando di lavarsi con spugne naturali che sono molto morbide e delicate. Ci si può lavare anche solo con acqua in modo da eliminare la sporcizia superficiale visto che l’acqua di casa contiene il cloro, che è già di per sé un agente disinfettante.