In un recente articolo, abbiamo parlato di come pagare solo il 5% di tasse sui propri redditi. Oggi approfondiremo questo tema, calcolando quanto effettivamente può guadagnare un lavoratore autonomo in regime fiscale forfettario. Questa agevolazione fiscale, favorisce i liberi professionisti che non fatturano più di 65mila euro all’anno. E consente ai giovani che aprono una partita IVA di risparmiare ulteriormente sulle tasse. Ma quali sono i costi che un libero professionista deve sostenere? A quanto ammontano i contributi obbligatori? Insomma, andiamo a scoprire insieme quante tasse paga un libero professionista.
Chi paga il 5%
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Il regime fiscale forfettario è di fatto l’unico trattamento tributario agevolato contemplato dal nostro ordinamento. Questa agevolazione è destinata ai liberi professionisti che abbiano un fatturato non superiore a 65mila euro annui. Prevede un’unica aliquota del 15%. Se il professionista apre per la prima volta la partita IVA e non ha dipendenti né collaboratori pagherà soltanto il 5% sui guadagni.
Negli ultimi anni, moltissimi italiani hanno aperto una partita IVA. Sempre più spesso, infatti, il lavoro autonomo ha sostituito quello dipendente. Questo ha comportato una maggior libertà e flessibilità per i lavoratori. Al contempo però ha garantito meno diritti e diminuito i guadagni. I lavoratori autonomi, infatti sono spesso gravati da notevoli oneri fiscali e previdenziali. E spesso non hanno costi detraibili di cui beneficiare. Questa norma tutela il potere d’acquisto del “popolo delle partite IVA”.
Quante tasse paga un libero professionista? Facciamo i conti
Prendiamo ad esempio un giovane professionista non iscritto ad albi professionali. Dopo aver svolto una determinata attività, emette una fattura di 10.000 euro. A questo punto dovrà calcolare le imposte e i contributi obbligatori per pagare quanto dovuto. E soprattutto per sapere quanto gli resterà effettivamente in tasca. Facciamo i conti insieme. Per prima cosa dobbiamo calcolare il reddito imponibile. Ovvero la quota di reddito su cui calcolare le imposte e lo faremo sulla base del coefficiente fornito dall’Agenzia delle Entrate. Nel nostro caso il coefficiente è pari al 67%, quindi il reddito imponibile sarà di 6.700 euro. Calcoliamo i contributi nella misura del 25,72% dell’imponibile: dovremo versare all’INPS 1.723,24 euro. Calcoliamo quindi l’imposta del 5% sulla differenza tra imponibile e contributi previdenziali e otteniamo un’imposta totale di 248,84 euro. Il nostro professionista pagherà quindi 1.972,08 euro ogni 10mila fatturati. Ecco quante tasse paga un libero professionista.