Un team di esperti vi spiegherà in due minuti quante giornate lavorative servono per ottenere la disoccupazione agricola. Possono inoltrare richiesta di indennità di disoccupazione sia gli agricoltori a tempo indeterminato che a tempo determinato. L’erogazione dell’importo che spetta raggiunge i beneficiari dell’indennità in un’unica soluzione diversamente da quanto accade per altri indennizzi. L’assegno che l’INPS eroga giunge nei periodi in cui il richiedente non svolge attività lavorativa in modo da garantirgli la percezione di un reddito.
Nell’articolo “Come chiedere la disoccupazione 2020” potrete trovare indicazioni da seguire per compilare online correttamente la richiesta dell’indennità. Adesso invece verifichiamo in una manciata di minuti quante giornate lavorative servono per ottenere la disoccupazione agricola. Ciò perché occorre possedere una serie di requisiti per accedere all’indennità di disoccupazione agricola.
Quante giornate lavorative servono per ottenere la disoccupazione agricola?
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Hanno diritto alla disoccupazione i lavoratori che compaiono negli elenchi nominativi della categoria agricola. Nello specifico, accedono al godimento dell’indennizzo i piccoli coloni che lavorano in veste di soci per non più di 120 giorni all’anno. Come anche i proprietari di aziende agricole che per ottenere la disoccupazione devono integrare tramite il versamento di contributi volontari fino a 51 giornate.
Risulta necessario avere almeno 2 anni di servizio. A ciò si aggiunga il possesso dell’assicurazione che si ottiene tramite iscrizione agli elenchi agricoli o prestazione d’opera come dipendenti in qualunque settore. Possono fruire dell’indennità anche gli agricoltori che presentano le dimissioni per giusta causa, come anche i cosiddetti compartecipanti familiari, cioè i parenti dell’imprenditore.
Per ottenere l’indennità di disoccupazione occorre avere 102 giornate di contributi che il lavoratore deve maturare nei due anni precedenti la domanda. Sul portale ufficiale dell’INPS si legge che il requisito dei 102 contributi giornalieri “può essere perfezionato mediante il cumulo con la contribuzione relativa ad attività dipendente non agricola purché l’attività agricola sia prevalente nell’anno o nel biennio di riferimento”