Quando una madre non lascia testamento, oggetti d’oro e mobili finiscono nelle mani di questi eredi

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In molte famiglie scoppiano litigi furibondi quando viene a mancare un parente perché non c’è accordo sulla divisione dei beni. La situazione diventa delicata soprattutto quando il titolare del patrimonio da spartire non ha espresso per iscritto le proprie volontà. E ciò spesso succede perché si vogliono evitare di andare in uno studio notarile e sostenere i costi di alcune pratiche, ma in realtà forse non tutti sanno che è possibile lasciare un testamento valido in casa senza pagare il notaio.

Se, infatti, prima del decesso si dichiarano esplicitamente le ultime volontà, si rende più agevole la spartizione dei beni fra gli aventi diritto. Rispettando le disposizioni del defunto si evita così che alcuni parenti possano rivendicare la proprietà di alcuni beni mobili e/o immobili. A tutela dei legittimi eredi interviene comunque la normativa in materia di successioni. E la Redazione ha già indicato a quali eredi spetta sempre per legge una parte di eredità. E ciò sia che il defunto abbia dichiarato le sue volontà testamentarie sia in totale assenza di testamento.

Se però, la casa in cui viveva il defunto rientra nella successione, a chi spettano gli arredi e altri beni mobili? L’erede legittimario ha diritto ad acquisire la titolarità anche degli averi presenti all’interno dell’appartamento? Di fatto, succede che quando una madre non lascia testamento oggetti d’oro e mobili finiscono nelle mani di questi eredi. Bisogna, infatti, fare attenzione perché vi sono averi che non rientrano nell’asse ereditario e di cui il defunto può disporre senza vincoli. In particolare sono questi i 3 beni che non fanno parte dell’eredità e che potrebbe perdere chi invece è sicuro di ottenerli in virtù del legame di parentela.

Quando una madre non lascia testamento, oggetti d’oro e mobili finiscono nelle mani di questi eredi

In una casa potrebbero esserci gioielli, oggetti preziosi, quadri d’autore, arredi particolarmente pregiati e monili artistici assai costosi. In tal caso è lecito supporre che sia un’eventuale figlia ad ereditare anelli, collane e bracciali della madre? O piuttosto tali beni devono comunque confluire nella successione e quindi essere oggetto di spartizione fra più eredi? Potrebbe succedere che il defunto abbia previsto nel testamento di lasciare ad un erede sia l’appartamento, che i beni in esso presenti.

Secondo la sentenza n. 19823/09 della Corte di Cassazione per beni mobili si devono intendere tutti gli oggetti a prescindere dal loro valore. Il che significa che anche eventuali oggetti d’oro spettano all’erede individuato dal testatore. In assenza di testamento invece tali beni mobili devono essere spartiti fra tutti i legittimari in base alle quote di successione previste dalle norme vigenti. Ne consegue quindi che anche gioielli e altri oggetti in metalli preziosi della madre seguono i criteri di spartizione individuati dalla legge.

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