Quando ti conviene cambiare banca? La risposta semplice a questa domanda potrebbe essere quando non vi soddisfa più. E questa insoddisfazione potrebbe essere data da moltissimi motivi. Potrebbe essere una risposta semplicistica, è vero, ma non per questo sarebbe meno vera. Perché infatti una ricerca di Banca d’Italia riporta che l’insoddisfazione è la motivazione primaria del cambiamento di banca. Seguita a ruota dalla ricerca di migliori offerte per il proprio conto corrente. La ricerca conferma anche un’altra cosa. Essere fedeli alla banca non conviene. Perché non si traduce in un vantaggio per il cliente. Proprio come avviene con le tariffe dello smartphone. Più il conto corrente bancario è vecchio, maggiori sono i costi. E le banche se ne approfittano, ovviamente. In media, sono 93 euro l’anno per un conto corrente aperto più di 10 anni fa. Contro i 49 (sempre in media) di un conto corrente aperto negli ultimi periodi
E quali possono essere le ragioni dell’insoddisfazione? Parecchie. Tra queste spiccano i costi troppo alti. Ma anche tassi di interesse poco vantaggiosi. Oppure app ormai antiquate e mai aggiornate. Ed anche servizi percepiti come scarsi nel complesso. Detto questo, cambiare conto corrente può essere realmente conveniente. Soprattutto se si proviene da istituti di credito tradizionali. E ci si affaccia a quelli online. Sia che appartengano a banche tradizionali o che siano nativi digitali. Come molte banche online nate negli ultimi anni.
Quando ti conviene cambiare banca?
Giova ricordare che cambiare banca è assolutamente normale. Lo fanno moltissime persone ogni giorno. E se non ci sono reali motivazioni di convenienza a rimanere presso il proprio attuale istituto di credito, cambiare può essere davvero conveniente. Oltretutto la legge Bersani, cioè il D.L. 223/2006 sulla libera concorrenza, ha reso l’operazione assolutamente gratuita. Quindi diffidate di qualunque istituto voglia farvi pagare qualcosa per chiudervi un costo. Avrete subito una ragione in più per andarvene. L’unica cosa che la banca può fare è di trattenere le spese di gestione conto fino al momento della chiusura. Quindi canone, imposta di bollo, eventuali interessi passivi.
I tempi per cambiare banca sono di solito fino ad un massimo di 12 giorni lavorativi. Se i sembrano parecchi vi diamo ragione. Soprattutto considerato che si tratta ormai di operazioni di routine, e gestite tutte via computer. Ma considerate che più servizi avete sul conto, più tempo ci vuole. Anche se la banca deve rimanere obbligatoriamente entro questo massimo. Se lo supera, si consiglia di adire a vie legali.