Quando si acquista un bene, specialmente di importo economico rilevante per le nostre tasche, conviene riflettere su un fattore determinante. Al momento del pagamento conviene saldare l’importo in unica soluzione, oppure rateizzare? Cosa è più conveniente scegliere, specialmente in una economia con una inflazione oltre il 10%?
Oggi si può acquistare quasi tutto a rate. Sicuramente la rateizzazione della spesa facilita gli acquisti, ma ha dei costi, anche se spesso chi la utilizza non ne tiene conto. La scelta tra pagamento in unica soluzione o a rate si pone quando la spesa è rilevante. Per esempio in caso di un bene durevole, come un grande elettrodomestico, una moto, un’auto, una vacanza.
Quando stai per fare un acquisto, occorre riflettere se sia meglio pagare a rate
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La scelta tra pagamento in unica soluzione e rateizzazione è quanto mai attuale di questi tempi con una inflazione al 10%. Infatti l’inflazione, a causa del meccanismo di rivalutazione del prezzo nominale dei beni reali, premia i debitori e svantaggia i creditori. Quindi in teoria di questi tempi, converrebbe fare debiti e pagare a rate, anche potendo pagare in un’unica soluzione. Ma è veramente così? Dipende da un fattore, quanto costa il finanziamento.
Supponiamo di volere acquistare un bene del valore di 5.000 euro, ad esempio un’auto usata, uno scooter nuovo, dei mobili per la casa. Nell’ipotesi, improbabile, che si possa rateizzare l’acquisto senza costi, allora è chiaro che pagare rateizzando è economicamente vantaggioso. Per il ragionamento fatto prima sull’inflazione, più questa è alta e più conviene indebitarsi. Ma cosa accade se la rateizzazione ha un costo, come normale che sia? Allora la scelta va fatta in base a quanto costa indebitarsi.
Quando conviene indebitarsi oppure pagare tutto in unica soluzione?
Immaginiamo una rateizzazione dei 5.000 euro in 12 mesi e supponiamo un costo del 5%. Quindi, alla fine pagheremo per quel bene non 5.000 euro ma 5.000 più il 5% di 5.000 euro, quindi 250 euro, in totale 5.250 euro. Conviene? Dipende dal livello dei tassi sul credito.
Se avessimo uno strumento che offra un rendimento superiore del 5%, allora converrebbe investire i 5.000 euro e fare il finanziamento. Viceversa, da un punto di vista strettamente economico, converrebbe pagare in unica soluzione. Quando i rendimenti sono superiori ai costi di finanziamento, conviene indebitarsi. Quando stai per fare un acquisto, devi conoscere questi aspetti importanti.
Il T.A.E.G, ovvero il costo totale del finanziamento, è la chiave per decidere
In caso di finanziamento occorre avere chiaro il costo dell’eventuale debito e i rendimenti sul mercato. Riguardo ai primi, per capire quanto costerebbe indebitarsi, ci aiuta il T.A.E.G. Il T.A.E.G., tasso annuale effettivo globale, indica in percentuale il costo totale dell’operazione di indebitamento. Questa voce tiene in considerazione non solo i tassi applicati ma anche le eventuali spese legate alla rateizzazione, come le spese di apertura pratica, ecc. Il T.A.E.G deve essere sempre indicato in ogni proposta di rateizzazione o di finanziamento.
Conoscendo il T.A.E.G, non resta che verificare quanto si potrebbe guadagnare investendo la cifra. Per esempio si potrebbe confrontare il costo del finanziamento in percentuale con il rendimento di conti di deposito per lo stesso periodo. In alternativa ai conti di deposito si potrebbero prendere in considerazione i rendimenti dei titoli di Stato. Con rateizzazione annuale si potrebbe fare un confronto coi BOT, per esempio. Se biennale coi CCT.