I differenti trattamenti di tipo previdenziale che il nostro ordinamento giuridico prevede per l’anno in corso richiedono specifici requisiti e condizioni. In alcuni casi, si sente spesso parlare di finestre mobili che riguardano il periodo che intercorre tra la maturazione del diritto e la decorrenza dell’assegno. Con i Tecnici di ProiezionidiBorsa intendiamo oggi illustrare quali sono le specifiche finestre mobili di una formula che interessa la platea femminile. Si tratta dell’Opzione Donna che ha ricevuto una proroga anche per il 2021 e vediamo nello specifico come funziona e quali finestre ammette.
Cosa si prevede per il 2021
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L’Opzione Donna è una forma di trattamento previdenziale che consente alle signore di accedere alla pensione di anzianità con requisiti anagrafici più vantaggiosi. La recente approvazione della Legge n. 178/2020 conferma la validità di tale formula anche per il 2021. L’opzione prevede due differenti modalità di uscita dal mondo del lavoro in base al tipo di impiego. Nello specifico, le lavoratrici autonome possono richiedere il beneficio dell’Opzione se maturano almeno 59 anni di età e 35 di contributi al 31 dicembre 2020. Le lavoratrici dipendenti, invece, possono accedervi con 58 anni di età minima e 35 di contributi al 31 dicembre 2020. Attenzione, però, oltre a questi requisiti fondamentali si deve tener conto anche dell’eventuale finestra mobile. Quando si riceve l’assegno di pensione INPS se si sceglie Opzione donna dunque?
Come si applicano le finestre mobili ad Opzione Donna
Quando si parla di finestre mobili si intende: un periodo variabile che trascorre tra la maturazione dei requisiti anagrafico-contributivi necessari per il diritto alla pensione e l’effettiva decorrenza del rateo di previdenza. Nel caso di Opzione Donna, le finestre mobili che si applicano sono le seguenti: 12 mesi successivi alla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti; 18 mesi di finestra per le donne lavoratrici autonome. Come funziona nello specifico? Tra la maturazione dei requisiti e l’assegno di pensione possono decorrere le finestre che abbiamo appena indicato. Per quanto riguarda le lavoratrici dipendenti, queste possono scegliere di continuare a lavorare nel periodo di decorrenza di 12 mesi. Al momento di decorrenza della pensione, però, qualsiasi tipo di attività lavorativa deve cessare. Nel caso delle dipendenti del comparto scuola si tiene conto di alcuni fattori connessi connessi all’anno scolastico che è utile considerare per lo specifico caso.
Per sapere quando si riceve l’assegno di pensione INPS se si sceglie Opzione Donna può essere utile fare un esempio chiarificatore. Giovanna, lavoratrice autonoma, al 31 dicembre 2020 ha maturato i requisiti contributivi e anagrafici per aderire ad Opzione Donna. Decide dunque di presentare l’istanza per Opzione Donna all’INPS. Quando riceverà il primo assegno di pensione? In tal caso, Giovanna dovrà attendere 18 mesi dalla maturazione dei requisiti per la decorrenza del cedolino in quanto lavoratrice autonoma. Nell’arco dei 18 mesi di finestre, però, potrà ugualmente continuare a lavorare se lo desidera. Relativamente a quanto abbiamo visto, pertanto, è utile tener presente che la finestra mobile scatta dalla data di maturazione dei requisiti per la pensione. Ecco dunque come capire quando si riceve l’assegno di pensione INPS con Opzione Donna.