La pensione anticipata ordinaria richiede di maturare 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. Per le donne il requisito è più basso e bastano 41 anni e 10 mesi di versamenti. Si tratta di un paletto che esclude dalla fruizione della misura moltissimi lavoratori. Per poter centrare, infatti, questo numero di anni di versamento prima dei 67 anni bisogna aver cominciato a lavorare molto presto. Ma ricordiamo che esistono anche misure di anticipo in deroga alla Legge Fornero. Quando si prende la pensione con 35 anni di contributi e quando, invece, con 38? Esaminiamo cosa prevede la normativa.
L’anticipo pensionistico con meno di 42 anni e 10 mesi di contributi
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Per chi non riesce a raggiungere i contributi richiesti dalla pensione anticipata ordinaria, non è obbligatorio attendere i 67 anni per la quiescenza. Ci sono numerose misure, infatti, che in deroga alla Legge Fornero permettono di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro.
Solo per fare un esempio, infatti, l’APE sociale permette l’accesso al pensionamento solo con 30 o 36 anni di contributi. O, ancora, la Quota 41 lo permette con 41 anni di versamenti, ma solo ai lavoratori precoci.
Quando è possibile lasciare il lavoro con 35 anni di contributi?
Esiste una misura che permette l’accesso con soli 35 anni di contributi maturati. Si tratta dell’Opzione donna che richiede 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 per le autonome. Per poter presentare domanda di pensione, l’attuale proroga, richiede che entrambi i requisiti siano stati raggiunti entro il 31 dicembre 2021.
Da tenere presente che, per accedere a questa misura, i 35 anni di contributi devono essere considerati senza conteggiare quelli figurativi di malattia e disoccupazione. Questi ultimi rientrano nel calcolo dell’assegno spettante ma non nel raggiungimento del diritto di accesso.
Quando si prende la pensione con 35 e 38 anni di contributi e con quale misura
Anche con 38 anni di contributi è possibile andare in pensione e a permetterlo sono ben 2 misure: la Quota 102 e la Quota 100. Anche se la Quota 100 è scaduta lo scorso 31 dicembre, è ancora possibile presentare domanda di pensione anche nel 2022. A patto di aver raggiunto i 38 anni di contributi e aver compiuto i 62 anni richiesti entro la data di scadenza della misura. Ovvero entro il 31 dicembre 2021.
Anche la Quota 102 è accessibile con 38 anni di contributi ma, in questo caso, è necessario compiere i 64 anni. La misura resta in vigore fino alla fine del 2022, ma la domanda potrà essere presentata anche negli anni successivi alla scadenza. Come accade per la Quota 100, infatti, basterà aver centrato i requisiti entro la data di scadenza della misura.
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