La ricerca della bellezza fisica spesso condiziona il comportamento di una donna. Sentirsi sicura di sé, del proprio aspetto, malgrado le imperfezioni, potrebbe influenzare il benessere mentale e relazionale. Si può migliorare con il trucco, un buon taglio di capelli e l’abbigliamento.
Ma alle volte potrebbero non bastare e per varie ragioni molte donne desiderano fare un intervento al seno. Ciò che di solito si chiede al chirurgo è la mastoplastica additiva. A tal proposito, bisognerebbe tenere conto prima soprattutto di alcuni fattori.
Quando si potrebbe rifare il seno e i rischi dell’intervento chirurgico
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In Italia la legge vieterebbe un intervento al seno alle ragazze minorenni. L’età delle donne, quindi, dovrebbe superare i 18 anni, meglio se ne hanno più di 20. Infatti, sarebbe opportuno attendere il pieno sviluppo corporeo prima di intervenire chirurgicamente. Non di meno importanza è la capacità di comprendere ciò a cui ci si vorrebbe sottoporre. Dopo i 50 anni a volte lo specialista potrebbe consigliare una specie di lifting al seno, la mastopessi. Per l’età, dieta o altri fattori, infatti, il seno potrebbe essere cadente.
Un altro aspetto da prendere in considerazione è quello legato allo stato di salute. Sarebbe ideale stare bene e in caso di patologie e cure parlarne con lo specialista. Bisognerebbe anche attendere la fine di una eventuale gravidanza e dell’allattamento per rifare il seno. Trattandosi comunque di un intervento chirurgico potrebbero esserci anche degli eventuali rischi. Alcune complicazioni sarebbero legate all’anestesia o alla stessa operazione con presenza di infezioni.
Altri rischi e consigli vari
Tra i rischi della mastoplastica ci potrebbero essere anche asimmetrie delle protesi, ispessimento delle cicatrici, ipersensibilità del corpo o rotture. Sarà il chirurgo a fare i controlli periodici post intervento per verificare che tutto proceda bene. Rifarsi il seno implica anche una certa attenzione, ad esempio sarebbe consigliato portare con sé una specie di tesserino. In caso di un intervento del pronto soccorso, medici e infermieri sapranno come comportarsi.
Anche con la mastoplastica additiva si potrebbero fare i soliti controlli femminili come la mammografia. Il radiologo, però, agirà con le tecniche più opportune. Stessa precauzione anche in caso di risonanza magnetica. In generale, andrebbero sempre informati gli operatori sanitari della presenza delle protesi.
Infine, dopo aver scoperto quando si potrebbe rifare il seno e i rischi dell’intervento, parliamo di biancheria intima adatta. Il reggiseno dopo l’operazione dovrebbe essere in fibra traspirante, meglio se di cotone e senza ferretto. Inoltre, dovrebbe essere contenitivo e aprirsi sul davanti. Si dovrebbe portare per 4 o 6 mesi, comunque sarà poi lo specialista a indicare il tempo con precisione.