Accade talvolta che i pazienti che accusano alcuni specifici disturbi non sappiano con certezza se rivolgersi ad un neurologo o ad altro specialista. Per tale ragione, in questa breve guida cercheremo di rispondere alla domanda: quando si deve andare dal neurologo? I Tecnici di ProiezionidiBorsa guideranno i Lettori nella comprensione delle attività del medico professionista.
Chi è il neurologo
Indice dei contenuti
Il neurologo è un medico, laureato in medicina quindi, con una specializzazione in neurologia. Egli si occupa dei disturbi che coinvolgono il sistema nervoso centrale e periferico. Il suo compito è quello di effettuare diagnosi e proporre il trattamento più efficace per il disturbo specifico che può colpire il cervello, il midollo spinale o i nervi. Il suo tipo di trattamento, però, non ricorre alla chirurgia, compito che si affida ad un’altra figura professionale: il neurochirurgo. Generalmente, ciascun neurologo è specializzato in una delle branche della neurologia, per cui potremmo trovare lo specialista in: epilessia, ictus, disturbi del sonno, deficit neuromuscolari o altro. Fatta una brevissima premessa sui principali ruoli di questo medico specializzato, ritorna invariata la domanda iniziale: quando si deve andare dal neurologo dunque?
Quando interviene
La prima precisazione da fare è che dal neurologo ci si può andare ad ogni età. Capita di frequente che si attribuisca a tale specialista l’esclusiva specializzazione nell’intervento sugli anziani. Ebbene, i disturbi neurologici non si verificano soltanto in età anziana, ma anche in altre fasi della vita. Questo perché le competenze ascrivibili ad un neurologo riguardano: la fisiologia e l’anatomia di encefalo, nervi e midollo spinale; i disturbi e le malattie a carico di questi sistemi; i metodi e gli strumenti di indagine da utilizzare; la cura e la prevenzione delle patologie connesse al funzionamento del sistema nervoso.
I casi più frequenti in cui è preferibile contattare un neurologo
In quest’ottica, possiamo vedere che risulta utile rivolgersi ad un neurologo se si presentano i seguenti disturbi:
a) malattie neurodegenerative;
b) epilessia;
d) morbo di Parkinson;
e) SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica);
f) tumori che coinvolgono il cervello o il sistema nervoso;
g) malattie autoimmuni come la sclerosi multipla;
h) episodi di stenosi cervicale spinale o lombare;
i) patologie neurologiche di tipo vascolare, come ad esempio gli ictus;
l) disturbi del sonno ed insonnia;
m) encefalopatie e disturbi neurologici di origine traumatica.
Questi sono solo alcuni esempi tra i più frequenti che richiedono l’intervento necessario di uno specialista quale in neurologo. Per molti di questi disturbi, accade di frequente che siano diverse le figure professionali, mediche e sanitarie, che intervengano sulla cura e l’intervento del paziente. Nei casi di incertezza, è sempre buona norma quella di rivolgersi al proprio medico di famiglia relativamente al proprio disturbo e allo specialista più indicato. Ecco quando si deve andare dal neurologo e in quali casi è consigliabile richiedere una consulenza.