Il postino ha tentato di consegnarvi una raccomandata ma non eravate in casa. Nella cassetta trovate l’avviso di giacenza ma sfortunatamente nei giorni successivi alcune fortuiti eventi, vi impediscono di effettuare tempestivamente il ritiro. In occasioni simili, quando si considera effettivamente ricevuta una raccomandata? Come è possibile non correre rischi nel caso di una possibile incongruenza? Gli esperti di ProiezionidiBorsa vi illustrano le principali regole che si applicano alle varie forme di raccomandata.
Quali sono le regole per la ricezione
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Immaginiamo il caso in cui riceviate una raccomandata che richiede il completamento di alcune pratiche entro un brevissimo termine di 6 giorni. Nella buca delle lettere trovate l’avviso di giacenza ma, di fatto, riuscite a recarvi in Posta quando ormai sono scaduti i termini di avviso. In tal caso, quando si considera effettivamente ricevuta una raccomandata? Il termine è ormai scaduto?
A tal riguardo, la Legge si esprime per fare chiarezza sulle possibili casistiche. Ebbene, il mancato ritiro al momento della consegna del postino o dell’avviso di giacenza, non modifica il destino della comunicazione. Questo significa che la raccomandata, sebbene giunga tra le mani del destinatario con alcuni giorni in ritardo, si considera ugualmente consegnata al contribuente. Ciò significa che se ricevete la notifica di pagamento di una multa, non potete semplicemente far finta di nulla senza che l’atto abbia valenza. Ciò in ottemperanza a quanto indica l’art. 1335 del Codice civile.
Quando si considera ricevuta una raccomandata?
In quest’ottica, una particolare nota d’accento meritano le notifiche degli atti giudiziari rispetto alle altre raccomandate.
Nel caso di un atto giudiziario, il postino che non trova il contribuente in casa rilascia una comunicazione indicante il primo tentativo di notifica. In questo caso, è possibile che si riceva una seconda raccomandata che informa sulla giacenza della prima presso l’Ufficio Postale. Tale secondo avviso invita a compiere il ritiro entro 30 giorni. Se il destinatario non provvede neanche entro tale termine al ritiro, la raccomandata torna indietro al mittente.
Quando si considera effettivamente ricevuta una raccomandata dunque? Per gli atti giudiziari, si possono verificare tre differenti situazioni. Nel primo caso il contribuente ritira la prima raccomandata entro i 10 giorni dall’invio della seconda. Qui l’effettiva data di ricezione coincide con quella del ritiro. Nel secondo caso, il contribuente provvede al ritiro dopo i 10 giorni dall’invio della seconda. Qui la ricezione corrisponde al decimo giorno in cui ha avuto luogo l’invio. Nel terzo ed ultimo caso, si presenta il mancato ritiro. In tale situazione si fissa come data della ricezione il decimo giorno dall’invio di questa.
Nel caso di tutte le altre raccomandate, esistono delle differenti regole nello stabilire l’effettiva ricezione. In linea generale, possiamo dire che l’immissione dell’avviso in cassetta delle lettere determina la ricezione. Queste le principali regole che si ritengono valide.
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