Quando scenderanno le bollette della luce e del gas

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Grazie alle scorte, ed alla decisione dell’UE di valutare la fissazione di un tetto al prezzo, le quotazioni del gas naturale al TTF di Amsterdam sono crollate. Precisamente, il prezzo del gas naturale è sceso al di sotto della soglia dei 100 euro al MWh. Il che significa che per trovare le quotazioni attuali bisogna tornare indietro allo scorso mese di giugno del 2022.

Quando scenderanno le bollette della luce e, in generale, quelle energetiche in Italia? Gli scenari e le attese

A questo punto, per i prezzi del gas applicati alle utenze domestiche ed alle imprese, è atteso di conseguenza un calo sensibile. Con il meccanismo che non è automatico. Ma è lecito attendersi una corposa riduzione del prezzo del gas nei prossimi mesi. Il crollo dei prezzi del gas naturale, tra l’altro, conferma l’idea di molti. Ovverosia quella per cui al TTF di Amsterdam c’è stata sui prezzi della materia prima energetica, nelle ultime settimane, una vera e propria speculazione selvaggia.

Su quando scenderanno le bollette della luce, ma anche del gas, inoltre, c’è da dire che la speculazione sui prezzi del gas si è arrestata, almeno per il momento, anche in ragione dell’attuale clima mite. Con temperature medie che, in Italia, sono al momento di parecchi gradi al di sopra delle medie stagionali. Il che ha portato molti amministratori dei Comuni a rinviare la data di accensione dei termosifoni.

Al nuovo Governo italiano guidato da Giorgia Meloni il compito di contrastare il caro energia

L’attesa discesa dei prezzi di luce e gas, per i prossimi mesi, dovrebbe peraltro agevolare il compito del nuovo Governo Meloni. Visto che ci saranno sicuramente interventi contro il caro bollette. Ma è anche vero che l’Esecutivo di centrodestra non dispone di certo della stessa potenza di fuoco della Germania. Alla fine dello scorso mese di settembre, infatti, il Governo tedesco ha annunciato uno scudo da 200 miliardi di euro proprio per contrastare il caro energia. In più, stando alle ultimissime previsioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI), l’Italia sarebbe già in recessione tecnica.

Il che significa anche che il nuovo Governo Meloni non potrebbe mettere a punto le misure contro il caro energia facendo deficit. Come peraltro sottolineato dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che si aspetta misure per il lavoro e contro il caro energia. Ma nel rispetto della finanza pubblica. Altrimenti poi, tra l’altro, si potrebbe registrare sui titoli di Stato decennali un’impennata dello spread. Con un conseguente aumento dei costi per rifinanziare il debito pubblico.

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