Le Banche centrali hanno aumentato notevolmente i tassi di interesse nel corso dell’anno precedente. Nel 2024 dovrebbero però tagliarli. Al momento non sappiamo ancora quando e se ciò avverrà, poiché i dati relativi all’inflazione non sono ancora abbastanza incoraggianti. Siamo però in attesa delle stime preliminari in merito all’Eurozona. Scopriamo quando verranno pubblicate e cosa bisogna aspettarsi.
Quando saranno pubblicati i dati di febbraio sull’inflazione nell’Eurozona? La risposta è: questo venerdì e cioè il 1 marzo, data in cui sarà possibile consultare le stime preliminari in merito. Precisamente, saranno rilasciati da Eurostat alle ore 11.
Quando saranno pubblicati i dati di febbraio sull’inflazione nell’Eurozona e cosa aspettarci
Indice dei contenuti
Prima di tutto, ricordiamo che l’inflazione in Eurozona è scesa a 2,8% a gennaio, cioè dell’1% rispetto a dicembre, come riportato da Eurostat. Un anno fa, nello stesso periodo, era addirittura arrivato al 10%.
Dopo aver risposto a questa domanda, cerchiamo di vedere che cosa dovremmo aspettarci dalle stime del 1 marzo secondo gli analisti della nota banca Goldman Sachs.
La view di Goldman Sachs e cos’è l’inflazione core
A loro avviso, l’inflazione core dovrebbe essere declassata di -0,1pp al 2,2% nel 2025. Tuttavia, Goldman Sachs sottolinea anche che è da valutare la possibilità che ci sia un declassamento più ampio di -0,2pp al 2,1%.
Si ricorda che l’inflazione core è un dato che non tiene conto dei beni soggetti a volatilità e cioè i generi alimentari e i costi dell’energia.
Cosa aspettarsi dalle Banche centrali
Goldman Sachs ha dichiarato dichiarato di aspettarsi che Christine LaGarde (la presidente della BCE) sottolinei in conferenza stampa che le proiezioni sembrino incoraggianti ma che, ciò nonostante, per parlare di un taglio dei tassi di interesse ci sia bisogno di attendere che l’inflazione si avvicini maggiormente al target del 2%.
Per il momento, infatti, sia la BCE che la FED stanno mantenendo un orientamento attendista. Ciò vuol dire che sono, per l’appunto, in attesa di dati più incoraggianti prima di annunciare un taglio dei tassi di interesse. Anche secondo Dave Ramsden della Bank of England gli indicatori chiave della persistenza dell’inflazione sono ancora troppo alti per poterne parlare.
Ciò nonostante, Goldaman Sachs prevede che un primo taglio dei tassi di interesse potrebbe avvenire nel mese di aprile. Infatti, secondo i suoi analisti il processo di disinflazione è destinato a continuare ed entro quel mese ci si potrebbe pertanto avvicinare ulteriormente al target del 2% fissato dalle Banche centrali.
Lettura consigliata
3 modi in cui le elezioni USA influenzano i mercati