Fin da bambini sentivamo dai nostri genitori il detto l’epifania tutte le feste porta via, quindi, “rassegnati” a tornare a scuola, quella era una certezza. L’emergenza epidemiologica, oltre a lasciarci inermi di fronte alle tante tragedie, ha creato tanti dubbi, ciò che prima era certo, di colpo è diventato incerto. Ritornare a scuola, incontrare e rivedere compagni ed insegnanti sembra quasi un sogno, anche per chi studioso non è mai stato.
Il Covid ha fatto apprezzare cose che prima erano scontate, talmente scontate che sembrava non avessero importanza. In realtà tutti abbiamo capito quanto siano importanti soprattutto quelle più scontate, addirittura la spiegazione di quel prof noioso, che quando spiega sembra arabo! Alunni, insegnanti e genitori si chiedono quando riapriranno le scuole e in che modo si potrà evitare un’altra ondata di contagi?
Dal 7 gennaio riaprono le scuole, in maniera graduale
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Al quesito posto su quando riapriranno le scuole e in che modo si potrà evitare un’altra ondata di contagi, viene in aiuto l’intesa raggiunta nella Conferenza Stato-Regioni. Dal 7 gennaio riaprono le scuole, ma ovviamente tenendo conto dell’andamento della curva dei contagi.
Si parla infatti di un rientro graduale, dal 7 gennaio al 15 gennaio, ma il rientro per gli studenti delle superiori interesserà solo il 50% di loro. La restante parte continuerà la didattica a distanza. Si confida di arrivare entro la fine del mese ad una presenza di studenti pari al 75%. Ad ogni modo molti sono spaventati all’idea della riapertura e non mancano petizioni online contrarie al rientro a scuola. Ma il Governo, d’intesa con le Regioni, garantisce un potenziamento dei trasporti ed una corsia preferenziale per tamponi al personale scolastico. Saranno previsti ingressi scaglionati, turni pomeridiani e, ove necessario, lezioni pomeridiane. Pertanto, con tutte le precauzioni e misure da adottare, si auspica che i nostri ragazzi possano ritrovare, a poco a poco, quella quotidianità quasi dimenticata.
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