Chiunque si cimenti ai fornelli sa riconoscere facilmente le piante aromatiche e le utilizza, anche in abbondanza, senza alcun pensiero. Eppure, anche queste erbe, frequentissime nella nostra dieta, a volte andrebbero maneggiate con più cura. L’alloro, per esempio, può rivelarsi tossico per l’uomo.
Vediamo insieme come capire quando questa comune pianta aromatica può essere un vero pericolo per la salute.
Proprietà dell’alloro, la pianta della sapienza
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Nella mitologia greca, l’alloro era la pianta sacra ad Apollo e simboleggiava gloria e sapienza. I vincitori dei giochi olimpici e i sommi poeti vestivano una corona d’alloro, proprio come oggi fanno i neo-laureati. Per altro, la stessa parola “laureato” viene da “lauro”, altro termine con cui viene chiamato l’alloro.
Oltre alle sue qualità simboliche, l’alloro ha anche molte proprietà aromatiche e officinali. Viene usato per insaporire le pietanze come per allontanare le tarme dagli armadi, per preparare tisane digestive come per i liquori contro la tosse. Se non bastasse, le sue foglie contengono eugenolo, una sostanza che ha effetti antisettici e antiossidanti.
Ma se ha tutte queste qualità, com’è possibile che l’alloro sia nocivo per il corpo umano? La risposta è semplice: non tutti gli allori sono uguali.
Il fratello gemello dell’alloro: quando questa comune pianta aromatica può essere un vero pericolo per la salute
La pianta d’alloro è comunissima lungo tutta la penisola italiana. Ma non tutte le piante che somigliano all’alloro sono propriamente alloro. Esiste un suo “fratello gemello” da cui è meglio stare alla larga.
Si chiama lauroceraso ed è del tutto simile all’alloro comune, visto che è membro della stessa famiglia. Sebbene le loro sembianze siano quasi identiche, il lauroceraso è una pianta puramente ornamentale e assolutamente non commestibile. Le sue foglie, e ancor più le sue bacche, contengono ingenti quantità di acido cianidrico, che può essere addirittura letale per l’uomo.
Visto che l’habitat del lauroceraso è lo stesso dell’alloro, è possibile trovarli in modo indistinto. Il consiglio è quello di non raccogliere mai foglie d’alloro di cui non si conosce al cento per cento la natura. Potremmo mettere a rischio la nostra salute.