Nei nostri circuiti di vita quotidiana, ci troviamo continuamente inondati da una quantità innumerevole di libri e risorse dedicate alla finanza e agli investimenti. Molti di questi testi cercano di svelare “la formula magica” per guadagnare in Borsa, o presentarci il trading system più efficace, oppure la strategia perfetta per entrare e uscire dai mercati durante la giornata o la settimana. Tuttavia, quello che ci prefiggiamo di fare in questo articolo è ben diverso. Crediamo fermamente di poter condividere un concetto chiaro e utile per chiunque desideri investire nei mercati finanziari, un approccio che non richiede né un’enorme quantità di tempo né particolari conoscenze tecniche. Alla lice di queste informazioni andremo a valutare quando potrebbe esserci il prossimo ritracciamento dei mercati azionari.
Lo scopo
Indice dei contenuti
La nostra segnalazione è rivolta anche a chi potrebbe considerarsi un principiante, un neofita o un ignorante in materia. Ma con questo termine non vogliamo offendere nessuno; anzi, stiamo cercando di abbattere le barriere che spesso allontanano le persone dal partecipare attivamente agli investimenti. Ora, permetteteci di esporre uno scenario fondato sullo studio delle serie storiche, per identificare i momenti in cui, storicamente, si sono verificati i ritracciamenti dei mercati azionari.
Iniziamo a esplorare in maniera semplice come si muovono i prezzi nei mercati finanziari. Generalmente, i mercati possono essere descritti come aventi tre fasi principali: una fase laterale, una rialzista e una ribassista. Tra queste, le fasi rialziste e laterali tendono a durare più a lungo, mentre i ribassi sono generalmente più contenuti nel tempo, concentrandosi in periodi brevi. Guardando l’andamento di un decennio, per esempio, osserviamo che in circa l’80% dei casi ci sono stati solo tre anni di ribassi complessivi. La vera sorpresa, però, è che i momenti migliori per guadagnare si verificano proprio quando la maggior parte delle persone decide di ritirarsi, ossia durante le fasi ribassiste.
Ma come si può trarre profitto da ciò?
La risposta non sta nel tentativo di investire al ribasso attraverso posizioni short, bensì nell’acquisto durante i ribassi. Un approccio che potrebbe sembrare controintuitivo, ma che ha storicamente portato a risultati straordinari. Facciamo un breve passo indietro nella storia: tra il 2002 e il 2003, il mercato ha subito un ribasso di circa il 25%, ma subito dopo ha visto un rialzo di oltre il 65%.
Quelli che hanno deciso di acquistare in quegli istanti critici di ribasso spesso piantano i semi di guadagni notevoli nel lungo periodo, e in alcuni casi, come nel crollo di marzo 2020 dovuto alla pandemia di Covid-19, i ritorni sono stati eccezionali. Durante quella fase, il Dow Jones ha addirittura perso il 38,4% in meno di un mese, solo per iniziare un incredibile recupero che ha portato a un guadagno del 102,73% nei mesi successivi. Questo tipo di esempio illustra chiaramente come le opportunità più proficue possano emergere nei contesti di crisi.
Ma cosa ci dicono i dati storici dal 1898 in avanti?
Gli investitori esperti possono trarre insegnamenti preziosi dall’analisi dei cicli di mercato. A testimonianza della resilienza e della crescita che il mercato azionario ha mostrato nel tempo, anche in presenza di correzioni e ribassi, possiamo affermare con sicurezza che, nel lungo periodo, si sono sempre registrati nuovi massimi. La chiave per operare nel mercato è una pianificazione strategica e un’attenta valutazione delle probabilità, fondamentali per fare scelte vincenti. Non serve coraggio; piuttosto, è necessaria la capacità di sapere quali opportunità cogliere al momento giusto.
Parlando di asset allocation, è cruciale orientarsi verso investimenti diversificati, magari puntando sull’ indice azionario mondiale. Questo approccio, che distribuisce il rischio su diverse economie e mercati, ha una maggiore probabilità di portare a rendimenti positivi nel lungo termine. Suddividendo gli investimenti, per esempio, possiamo considerare una distribuzione che preveda il 50% negli Stati Uniti, il 30% in Europa e il 20% tra Asia e paesi emergenti.
Quando potrebbe esserci il prossimo ritracciamento dei mercati azionari?
Concludendo, riflettiamo su quando potrebbe verificarsi il prossimo ritracciamento del mercato azionario. Basando le nostre osservazioni sulle medie storiche, si prevede che l’anno 2025 potrebbe essere un periodo di crescita, ma con un possibile ritracciamento tra marzo e aprile. L’analisi dei dati storici ci rivela non solo il potenziale di crescita, ma anche la ciclicità dei mercati, rivelandosi così uno strumento vitale per chi desidera investire in modo consapevole e strategico.
Attenzione quindi, in questi due mesi (marzo e aprile), e ancora prima fra dicembre e gennaio, si potrebbero creare le condizioni ideali per guadagnare poi in futuro. Parliamo sempre di probabilità, mai di certezze.
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