Quando posso o devo andare alle Poste per rimborsare un buono fruttifero che ho comprato anni fa?

Poste Italiane e rimborso di un buono fruttifero-proiezionidiborsa.it

Nel perimetro del risparmio gestito, i buoni fruttiferi postali (BFP) occupano da sempre un posto speciale nelle preferenze degli italiani. Lo hanno dimostrato i volumi di sottoscrizioni di questi strumenti nel corso dei decenni. Uno dei motivi che spinge il risparmiatore a sottoscriverli sta nel conseguire il rendimento offerto. Al riguardo, quando posso o devo andare alle Poste per rimborsare un buono fruttifero che ho comprato anni fa?  

Gli interessi maturano da subito fino al giorno del rimborso, finale o intermedio che sia. L’emittente, infatti, consente il rimborso in qualunque momento della loro vita, ma sempre entro i termini di prescrizione. Invece il riconoscimento degli interessi avviene a scadenze e modalità che adesso vedremo.

Quando si possono rimborsare i buoni fruttiferi postali

I rendimenti offerti dai BFP variano a seconda dell’epoca di emissione, la durata e il momento dell’esercizio del riscatto. Per i titoli di medio-lungo termine di norma gli interessi sono del tipo step-up, cioè crescono all’aumentare del tempo di possesso. Quelli di breve durata hanno in genere un tasso fisso e costante. Ad ogni modo il Foglio Informativo del prodotto sottoscritto contiene tutte le info del caso.

Giunti a scadenza, il sottoscrittore riceve il capitale inizialmente sottoscritto più gli interessi netti. Essi sono corrisposti al netto della ritenuta fiscale del 12,50% e dell’eventuale imposta di bollo se ne sussistono i presupposti di Legge.

Per il resto non prevedono altre tipologie di spese, come ad esempio le commissioni di compravendita. Insomma, la struttura delle spese è relativamente semplice e snella e attiene tutta alla sfera Fisco.

Il rimborso dei buoni prima della loro naturale scadenza

Quando posso o devo andare alle Poste? Il discorso si complica un tantino nel caso di esercizio del diritto di rimborso prima della scadenza. In tal caso vanno rammendate tre cose.

La prima riguarda il capitale nominale investito, che il risparmiatore riceverà integralmente (i buoni godono della garanzia dello Stato). Cioè il titolare del buono non andrà incontro a perdite in conto capitale come potrebbe avvenire con i titoli di Stato. Pertanto se anni si è sottoscritto un buono per 8.000 € il titolare si vedrà corrisposto quel valore nominale.

Tuttavia, per i titoli emessi in forma cartacea è necessaria la loro presentazione per averne il rimborso, sia a scadenza che prima. Per i titoli in forma dematerializzata, invece, il rimborso del buono avviene in automatico a scadenza.

La seconda ha a che fare con l’importo che è possibile riscattare nel caso di rimborso anticipato. Cioè quanta parte, quanto capitale si può riavere indietro prima del termine naturale della vita del buono posseduto?

Se il titolo è in forma cartacea, il rimborso anticipato del titolo deve avvenire per l’intero importo sottoscritto. Nel caso di BFP dematerializzati il rimborso anticipato può avvenire sia per l’intero importo che per una parte dello stesso (per importi da 50 € e relativi multipli).

Quando posso o devo andare alle Poste per rimborsare un buono fruttifero che ho comprato anni fa?

Infine l’ultima considerazione riguarda gli interessi. Come detto essi maturano da subito fino al momento in cui non scadono o non vengono rimborsati (se anticipato).

Tuttavia, essi saranno riconosciuti solo al termine della o delle finestre temporali previste dallo specifico buono posseduto. Per esempio il buono 3X4 riconosce gli interessi netti al temine del 3°, 6°, 9° e 12° anno di vita. Nel caso di riscatto tra il 2° e il 3° anno di vita, per esempio, avremo diritto al capitale ma non agli interessi. E così via negli altri casi o con le altre finestre temporali in questione.

In ogni caso non potrà aversi un rimborso inferiore al valore nominale inizialmente sottoscritto.

 

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