Quando per la pensione un anno di contributi vale 18 mesi?

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Un anno di contributi è importante, sono 12 mesi che avvicinano alla pensione. E che aumentano l’importo dell’assegno. E se lavorando un anno si avesse diritto a più contributi? Questo quasi mai è possibile, anche se sarebbe il sogno di tutti i lavoratori. Arrivare prima al pensionamento anticipato, infatti, significa uscire prima dal mondo del lavoro e dedicarsi ai propri hobby e alla propria famiglia. Ma quando per la pensione un anno di contributi vale di più? Scopriamolo.

Cos’è il lavoro precoce?

Il lavoratore precoce è quello che ha dedicato parte della propria adolescenza all’attività lavorativa. Invece di dedicare anni allo svago e allo studio, questo soggetto è entrato subito nel mercato del lavoro. E proprio per queste tipologie di contribuenti sono previste delle agevolazioni a livello previdenziale.

Una, ad esempio, è la Quota 41, che permette la pensione anticipata con 41 anni di contributi a chi ha versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età. Ovviamente questa tipologia di assicurati arriva alla pensione in giovane età. Se si inizia a lavorare a 16 anni, ad esempio, a 57 anni si centra il diritto al pensionamento.

La valorizzazione del lavoro precoce

Ma perché se già questi lavoratori vanno in pensione molto presto si agevola anche l’uscita? Perché si tratta di persone che, indubbiamente, collezionano un gran numero di anni di lavoro. Solitamente, poi, non avendo un titolo di studio, avendo iniziato a lavorare prima dei 18 anni, si tratta spesso di lavori pesanti. O non specializzati.

Lavori che logorano dal punto di vista fisico e mentale. E proprio per questo, dopo un determinato numero di anni di contributi versati, si permette il pensionamento indipendentemente dall’età. È diverso, infatti, iniziare a lavorare a 14 o 15 anni, appena usciti dalle scuole medie, rispetto che a 24 o 25 anni dopo la laurea.

Quando per la pensione un anno di contributi vale una volta e mezza?

Quello che non tutti sanno, però, è che anche la Legge Dini prevede un’importante agevolazione per chi ha iniziato a lavorare prima dei 18 anni. Per chi ricade interamente nel sistema contributivo la contribuzione versata prima del compimento della maggiore età vale una volta e mezza. E questo significa che per ogni anno di lavoro svolto da minorenne sono accreditati 18 mesi di contribuzione.

Da sottolineare che si tratta di una norma rivolta solo a coloro che ricadono nel sistema contributivo puro, e quindi per:

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