Solo al compimento dei 67 anni si può andare in pensione di vecchiaia per la quale, però, serve aver versato almeno 20 anni di contributi. Chi non ha versato questo numero di anni di contribuzione può sperare solo nella pensione a 71 anni o nell’assegno sociale. Ma quello che non tutti sanno, però, è che anche con 20 anni di versamenti a 67 anni la pensione di vecchiaia potrebbe non essere riconosciuta. Come mai accade questo? Si tratta di un meccanismo legato al sistema di calcolo che andremo a spiegare di seguito. In ogni caso quando non bastano i 67 anni per la pensione si può trovare un’alternativa con una soluzione semplice.
La pensione a 67 anni non sempre spetta, anche se si hanno 20 anni di contributi versati
Indice dei contenuti
Non a tutti, quindi, l’INPS paga la pensione di vecchiaia a 67 anni. Innanzitutto non spetta a chi non ha versato almeno 20 anni di contributi. C’è l’eccezione delle pensioni quindicenni, ma purtroppo derivando da norme obsolete sono sempre meno accessibili. Ma in alcuni casi anche con 20 anni di contribuzione versata la pensione viene negata. Il tutto, come abbiamo accennato, dipende dal sistema di calcolo applicato per l’assegno previdenziale.
Se si possiedono contributi anche prima del 1996 si ricade nel calcolo misto e, quindi, a 67 anni con 20 anni di contributi l’assegno viene liquidato in ogni caso. Ma se non si hanno contributi versati al 31 dicembre 1995 si ricade nel sistema contributivo puro. E oltre ai 67 anni e ai 20 anni di contributi è richiesto un terzo requisito per potersi pensionare. È necessario che l’assegno spettante sia pari o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale INPS. Si tratta di una pensione di 702 euro al mese che difficilmente nel sistema contributivo si ottiene con soli 20 anni di contributi.
Quando non bastano i 67 anni per andare in pensione di vecchiaia ci possono essere altre soluzioni
Le alternative in questo caso possono essere due. Da una parte si può attendere di compiere i 71 anni ed in quel caso la pensione è riconosciuta a prescindere dall’importo. Ma esiste anche una soluzione molto più semplice che permette di avere l’assegno subito.
Si deve, in qualche modo, posizionare della contribuzione, anche poca, prima del 1996. Questo può essere ottenuto solo con i contributi da riscatto o con il riconoscimento di alcuni contributi figurativi. Per gli uomini, ad esempio, potrebbe essere utile chiedere il riconoscimento della contribuzione per il servizio di leva. Se si è svolto prima del 1996 si avranno i contributi che servono per ricadere nel sistema misto. Per le donne è possibile chiedere il riscatto delle maternità al di fuori del rapporto di lavoro.
In alternativa si può procedere al riscatto oneroso di anni di studio universitario. E non serve riscattare tutto il periodo di laurea ma basta chiedere il riscatto di una parte (basta qualche mese). L’importante è sempre che i periodi in questione si collochino prima del 1996. In questo modo il lavoratore non ricadrà più nel sistema contributivo puro. E verrà meno quel terzo requisito sull’importo che crea abbastanza problemi per il pensionamento.
Lettura consigliata
Pensione minima con 15 anni di contributi a 67 anni sempre meno accessibile per questo motivo