Capita spesso di comprare al supermercato cibi che non si consumano subito, e che al momento di mangiarli ci si accorge poi che sono scaduti. Inoltre, i cibi hanno delle date di scadenza che sono diversificate sia in base alle caratteristiche dell’alimento, sia in ragione del suo confezionamento.
Per esempio, i cibi che hanno una scadenza breve sono quelli che rientrano tra gli alimentari freschi. Come per esempio la mozzarella, mentre i cibi confezionati sottovuoto durano di più. Ancor più lunga, inoltre, è la data di scadenza per i cosiddetti cibi a lunga conservazione.
A partire dal latte UHT, passando per tutto il cibo in scatola. Dal tonno ai ceci, passando per le lenticchie e per i fagioli. Vediamo allora di capire quando e se gli alimenti che sono scaduti si possono mangiare. E questo anche quando dalla data di scadenza, indicata nella confezione, sono passate giusto 24 ore.
Quando mangiare cibo scaduto sarebbe ancora possibile
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Nel dettaglio, per molti cibi la data di scadenza è indicativa. Nel senso che, se correttamente conservato, il cibo si potrà mangiare senza problemi anche dopo la data di scadenza. Pur tuttavia, per non correre rischi inutili per un cibo scaduto anche da sole 24 ore è bene attenersi ad alcune regole. Vediamo allora quali sono.
In particolare, per il cibo che è scaduto, anche se solo da un giorno, la prima analisi da fare è quella visiva. Ovverosia rilevare se la confezione presenta delle rotture o dei rigonfiamenti. Superata questa prova si passa alla prova del colore.
Ovverosia il colore del cibo scaduto, anche da un solo giorno, non deve presentare delle alterazioni cromatiche. La terza prova da superare è quella olfattiva. Ovverosia se il cibo ha ancora un buon odore. Superate queste tre prove in genere il cibo anche se è scaduto è ancora commestibile.
Cosa c’è scritto nelle confezioni dei cibi riguardo alla data di scadenza
Scopriamo quando mangiare cibo scaduto sarebbe ancora possibile anche se scaduto da un giorno. Per la data di scadenza degli alimenti le possibili diciture riportate sulla confezione sono due. Ovverosia “da consumarsi entro il” che è la vera e propria data di scadenza dell’alimento. Una scadenza oltre la quale occorre fare attenzione. Dato che molto spesso il cibo sarà da buttare.
Ma ci sono pure cibi, come quelli a lunga conservazione, che riportano invece la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”. Ed in tal caso il cibo, se correttamente conservato, in genere si potrà mangiare senza problemi anche dopo la data di scadenza.
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