Quando la badante ci aiuta a pagare meno tasse. Ecco come.
Sono sempre di più le famiglie che per varie ragioni e per necessità decidono di avvalersi dell’aiuto di collaboratori domestici.
Queste famiglie sono tenute a versare alle persone di servizio e di assistenza oltre allo stipendio, anche i contributi previdenziali INPS e INAIL
Tutti i contributi versati a favore di persone addette ai servizi domestici (colf, autisti, giardinieri) e all’assistenza personale (baby- sitter e badanti), sono deducibili.
Cosa si intende per deducibilità?
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La deducibilità consiste nella sottrazione di determinate spese dal reddito, prima di calcolare le tasse. Attenzione alla differenza con la detraibilità, che invece consta nella diminuzione delle imposte dovute.
Nel caso in cui il contribuente, nel corso dell’anno, abbia maturato il diritto sia a detrarre che a dedurre, cosa succede?
Prima di tutto il reddito verrà abbassato sottraendo le spese deducibili.
Solo successivamente si calcolerà l’importo delle tasse da pagare, diminuito delle spese detraibili.
Quando la badante ci aiuta a pagare meno tasse. Ecco come.
Andiamo a spiegare come funzionano le detrazioni previste in riferimento ai collaboratori domestici.
Sono deducibili dal reddito i contributi pagati dal datore di lavoro nell’anno fiscale precedente.
L’importo massimo deducibile è fissato nella somma di 1.549,37 Euro annui.
Per ottenere la deducibilità bisogna far riferimento alla circolare n.7/E del 27 aprile 2018 .
Con questa comunicazione l’Agenzia delle Entrate indica la necessità di possedere le ricevute di pagamento complete dei dettagli relativi al contratto di lavoro.
I dettagli in questione devono comprendere, tra le varie cose, anche la retribuzione oraria effettiva.
Il datore di lavoro, quando andrà a compilare la dichiarazione dei redditi dovrà riportare nel Rigo E23 i contributi versati.
Un ulteriore chiarimento in merito:
Il datore di lavoro è l’unico soggetto autorizzato alla deduzione dei contributi assistenziali e previdenziali. Anche nel caso in cui il pagamento sia stato effettuato da terzi o tramite un conto corrente non intestato al datore di lavoro.
E nel caso di badanti di persone non autosufficienti?
In questo caso il datore di lavoro avrà la possibilità di ridurre le tasse del 19% in riferimento alle spese sostenute. L’importo massimo è fissato in 2.100 Euro l’anno.
Per usufruire della detrazione, il reddito del datore di lavoro non deve superare i 40.000 Euro e sarà necessario presentare il certificato medico indicante la condizione di non autosufficienza unitamente alle ricevute delle retribuzioni erogate.