Chi ama il vino a tavola, a pranzo come a cena, sa bene che questo, sotto l’azione di alcuni batteri, si può rovinare. Ovverosia il vino si trasforma in aceto e, di conseguenza, in tal caso non sarà più una bevanda dal gusto gradevole.
In particolare, i microrganismi che causano la trasformazione del vino in aceto appartengono alla famiglia dei cosiddetti Acetobacter. Si tratta, nello specifico, di batteri che, sotto opportune condizioni ambientali, riescono a trasformare l’etanolo in acido acetico.
L’etanolo è infatti l’alcol che è presente nel vino, e questo sotto l’azione degli Acetobacter si può trasformare in aceto, ma ad una condizione ben precisa. Per questa trasformazione, infatti, i batteri hanno bisogno di ossigeno.
Quando il vino diventa aceto e cosa si può fare per non buttarlo
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Quindi, aperta la bottiglia, per evitare che il vino si rovini è necessario sempre utilizzare un tappo adeguato. Ovverosia, un tappo tale che all’interno della bottiglia non entri mai l’ossigeno che, inesorabilmente, porterà in poco tempo alla trasformazione dell’etanolo in acido acetico.
Ecco quindi quando il vino diventa aceto. Ma vediamo ora cosa fare quando il vino è andato a male. In quanto è vero che non si potrà più bere e quindi servire a tavola, in ragione del suo sapore che è diventato sgradevole, ma nello stesso tempo è chiaro che sarebbe davvero uno spreco buttarlo.
Cosa si può fare quando il vino in bottiglia è andato a male
Quando il vino è andato a male buttarlo sarebbe un grosso spreco. Anche perché si può tranquillamente utilizzare in cucina come tale, e quindi come aceto in tutto per tutto. Di conseguenza, per condire l’insalata oppure a sfumare quando si preparano in padella i piatti che sono a base di carne o di pesce. E lo stesso dicasi per la preparazione di una bella marinata a base di aceto.
Oltre che in cucina, come condimento per le pietanze, inoltre, il vino andato a male, essendo diventato aceto, si presta bene pure per essere utilizzato come disinfettante. Ovverosia per igienizzare le superfici della casa. Includendo pure le superfici del bagno.
Così come, unito al bicarbonato, il vino diventato aceto si può utilizzare come sgrassatore. Per esempio, per pulire il forno ed anche, unito all’acqua calda, per sturare i lavandini ed il lavello della cucina. Oppure ancora, dopo aver pulito il pesce, basterà qualche goccia di vino diventato aceto, passata tra le mani, per eliminare efficacemente gli odori.
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