Quando il reddito di cittadinanza diventa pensione di cittadinanza e cosa cambia

ISEE

Il decreto legislativo 4/2019 ha introdotto diverse misure molto importanti. Stiamo parlando, ad esempio, della pensione con la Quota 100 o del riscatto Laurea agevolato. Ma il decreto, oltre a numerose misure secondarie, ha introdotto due sussidi che, negli anni successivi, si sono rivelati fondamentali per la popolazione. Durante la pandemia e la crisi economica che ne è derivata, infatti, molti nuclei familiari sono riusciti a sopravvivere grazie al reddito e alla pensione di cittadinanza. Benefici studiati per contrastare la povertà e per favorire l’inclusione lavorativa.

I due sussidi contro la povertà

Si tratta di benefici erogati in base all’indicatore ISEE ed il patrimonio del nucleo familiare. Ma non sono identici visto che variano sia nella forma che nei requisiti richiesti. Quando il reddito di cittadinanza diventa pensione?

Erroneamente si pensa che quando il richiedente compie 67 anni automaticamente spetti la pensione di cittadinanza e non più il reddito. Ma non è così. Perché la pensione di cittadinanza prevede che tutti i componenti del nucleo abbiano concluso i 67 anni. E se nello stesso ci sono componenti inabili, la loro età non è determinante.

Passaggio alla pensione di cittadinanza, un esempio

Se ci sono moglie e marito che percepiscono il reddito di cittadinanza e lei ha 63 anni e lui 67, la pensione di cittadinanza non spetta. Anche la moglie dovrà compiere i 67 anni per avere diritto alla trasformazione. Se la coppia, poi, avesse un figlio di 40 anni convivente, continuerebbe a percepire il reddito di cittadinanza.

Ma perché è così importante il passaggio alla pensione di cittadinanza? Ricordiamo che a 67 anni si può avere diritto alla pensione di vecchiaia e quest’ultima alzerebbe il reddito del nucleo familiare. O, in alternativa si potrebbe avere diritto all’assegno sociale. In un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza questa nuova entrata potrebbe portare al superamento del limite reddituale.

Quando il reddito di cittadinanza diventa pensione di cittadinanza e cosa cambia

Le differenze sostanziali tra reddito e pensione di cittadinanza sono:

  • ISEE familiare per l’accesso: per il reddito di cittadinanza è 6.000 euro, per la pensione di cittadinanza 7.560 euro;
  • importo base: per il reddito è di 500 euro, per la pensione è di 630 (va poi moltiplicato per la scala di equivalenza);
  • il reddito di cittadinanza dopo 18 mesi richiede la presentazione di una nuova domanda e lo stacco di un mese tra prima e seconda fruizione. La pensione di cittadinanza no, si rinnova automaticamente senza bisogno di rimanere un mese senza sussidio;
  • i prelievi in contante: per il reddito sono di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare, per la pensione non dovrebbero esserci limiti.

Su questo ultimo punto, però, bisogna chiarire una cosa. Anche se il decreto prevede che non ci siano limiti ai prelievi con la pensione di cittadinanza, questo non è mai stato davvero attuato. E anche chi percepisce la pensione di cittadinanza si trova nella situazione di poter prelevare solo i 100 euro per ogni componente del nucleo familiare.

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