Il Decreto Sostegni bis ha introdotto una nuova scadenza per le azioni di recupero da parte del Fisco. Quindi, la nuova data stabilita dal Governo, con la concessione di un ulteriore mese e più di respiro è il 30 giugno.
Sicchè, alla domanda “quando il Fisco ricomincerà con i pignoramenti, i fermi dell’auto e le altre azioni esecutive?”, risponderemo “tra circa 40 giorni”.
La data, dunque, è slittata dal dal 30 aprile al 30 giugno, per le azioni di recupero. Allo stesso tempo, restano sospesi anche i pagamenti relativi alle rateizzazioni, concordate con l’Agenzia delle Entrate. In tal caso, le rate non ancora pagate dovrebbero essere versate entro la fine di luglio.
Necessità del nuovo piano di rateizzazione
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Se i pagamenti sono stati più volte differiti, è anche necessario stabilire un nuovo piano di rateizzazione. Infatti, se lo Stato ha concesso delle proroghe per supportare i cittadini nel periodo di crisi economica, deve anche adeguare le norme.
Ciò significa che coloro che avvalendosi delle proroghe non hanno pagato per più di 10 rate, poi non possono incorrere in decadenza. Questo significa che deve poter permanere il beneficio della rateizzazione.
Quindi, anche quando ricomincerà l’azione di riscossione, non si potrà imporre al contribuente di pagare tutto e subito. Pertanto, il 30 giugno, chi ha debiti scaduti l’8 marzo 2020 dovrà poter accedere ad una nuova dilazione.
Ulteriori proroghe per pignoramenti, fermi amministrativi ed altre azioni esecutive?
Quando il Fisco ricomincerà con i pignoramenti, i fermi dell’auto e le altre azioni esecutive? Ebbene, la nuova moratoria introdotta del Decreto Sostegni bis comporta l’ulteriore sospensione delle indicate procedure.
Questo significa che l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà ancora aspettare prima di avviare nuove azioni esecutive contro i debitori. Sicché ancora per un pò di tempo le case e gli stipendi resteranno in salvo.
Inoltre, anche le cartelle esattoriali resteranno ferme fino al 30 giugno. Infine, rimarranno sospese le verifiche per i pagamenti superiori a 5.000 euro.
In definitiva, abbiamo un altro pò di tempo per respirare. Ma prima o poi le azioni esecutive del Fisco ricominceranno. Quindi, è bene prepararsi e stabilire una strategia che sia: pagare, fare ricorso, chiedere dilazioni.
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