Tra i compiti istituzionali dell’Agenzia delle Entrate spicca il controllo fiscale. Che è potenzialmente a carico di tutti i contribuenti. Quindi per i privati cittadini, ma anche per le imprese. I controlli del Fisco, infatti, fungono da deterrente. Ciò affinché da parte dei contribuenti si verifichi sempre il corretto adempimento degli obblighi fiscali e tributari previsti.
A partire dal versamento delle tasse, delle imposte e dei tributi, passando per tutte le dichiarazioni che sono obbligatorie. Come, annualmente, la dichiarazione dei redditi, ma anche tutte le altre dichiarazioni periodiche come quelle relative all’IVA e IRAP.
Ciò nonostante, il Fisco a seguito di controlli rileva spesso delle incongruenze, delle anomalie e/o delle irregolarità che poi portano prima all’invio al contribuente di una comunicazione di adesione spontanea. Ovverosia l’invio del classico avviso bonario. E poi in certi casi si arriva pure ad un vero e proprio contenzioso fiscale. Ed in tal caso, quando è la giustizia a dover dirimere la lite, entrano in gioco le Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali.
Quando i controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate sono a tappeto
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Per far sì che tutti paghino le tasse, inoltre, l’Agenzia delle Entrate si avvale di sofisticati strumenti antievasione. Così come ci sono pure i controlli fiscali di rito che, sostanzialmente, sono a tappeto.
Per esempio, ci sono i controlli automatizzati. Ciò per rispondere a chi si chiede quando i controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate sono a tappeto. Il Fisco, per esempio, controlla tutte le dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti.
Dal modello di dichiarazione 730 al Redditi Persone Fisiche, passando per i modelli di dichiarazione Redditi Società di Capitali e Redditi Enti Non Commerciali. Questi controlli automatizzati, in particolare, avvengono incrociando i dati dichiarati dal contribuente con quelli che il Fisco possiede attraverso le banche dati. A partire da quelli che sono presenti nell’Anagrafe Tributaria.
I controlli del Fisco sul territorio con la Guardia di Finanza
Inoltre, su specifici settori dell’economia, il Fisco può avviare pure dei controlli a tappeto sul territorio. Avvalendosi del supporto della Guardia di Finanza. Si tratta, nello specifico, di vere e proprie campagne contro l’evasione fiscale. Campagne che scattano anche dopo che la Guardia di Finanza ha effettuato rilievi e appostamenti. Per esempio l’Agenzia delle Entrate, con il supporto della Guardia di Finanza, è in grado di scovare sacche di evasione fiscale legate alle cosiddette frodi carosello. Esse vengono messe a segno attraverso le cosiddette società cartiere. Con l’intento fraudolento di evadere l’IVA.
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