Amministratore, regolamento, codice fiscale sono alcuni degli obblighi previsti per i condomini.
Ci sono delle differenze a seconda della grandezza del condominio. Infatti la gestione dei palazzi con meno di 9 condomini è meno rigida. Ciò non significa che non ci siano da rispettare obblighi e regole.
Chi è proprietario di un immobile all’interno di un piccolo condominio può aspirare a risparmiare sui costi per l’amministratore.
Quando gestire un condominio senza amministratore risparmiando molti soldi ma attenzione a come richiedere il codice fiscale e non avere sanzioni
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L’amministratore ha il compito di adempiere a tutte le incombenze che provengono dalle delibere dell’assemblea o dalla Legge. La cosa principale di cui un condominio deve dotarsi è il codice fiscale. Si tratta di un passaggio molto importante perché denota la nascita fiscale e tributaria del condominio che, senza il codice fiscale, è come se non esistesse.
Quindi, secondo la Legge, può esistere un condominio senza amministratore, ma non può esistere senza codice fiscale. Ma se non c’è un amministratore, come si procede per richiedere il codice fiscale? Questo codice numerico è indispensabile per versare le ritenute d’acconto, presentare le dichiarazioni ad esse collegate, redigere bilanci e tutti gli adempimenti fiscali e tributari richiesti. Per questo la Legge prevede delle sanzioni in assenza della richiesta di codice fiscale.
In assenza di amministratore la richiesta può essere presentata da un condomino munito di delega, da parte dell’assemblea. Questo delegato potrà recarsi presso l’Agenzia delle Entrate con la delega, copia del proprio documento ed il modello AA5/6 compilato e sottoscritto dal delegato stesso.
La sede legale del condominio senza amministratore coinciderà con l’indirizzo dell’edificio. Se il condominio non provvede a richiedere il codice fiscale o non comunica eventuali variazioni sarà soggetto di sanzioni che vanno da 100 a 2 mila euro.
Come provvedere agli adempimenti senza amministratore
Il fatto che si tratti di un piccolo condominio e quindi non ci sia l’amministratore non esonera dal rispetto degli adempimenti previsti per legge. Dunque sarà opportuno che l’assemblea individui e nomini un referente che si faccia carico di farne le veci. Sappiamo quando gestire un condominio senza amministratore ma non è ancora chiaro come gestire ogni situazione si possa presentare.
Può essere utile redigere una sorta di regolamento, che possa evitare discussioni e litigi. È consigliabile farlo anche se si tratta di un adempimento obbligatorio solo se ci sono più di 11 condomini. In caso di lavori ordinari o straordinari le fatture dovranno essere intestate al condominio con l’indicazione del suo codice fiscale.
Un altro risparmio proviene dal mancato obbligo di aprire un conto corrente. Il codice civile prevede infatti l’obbligo per l’amministratore di far transitare ogni movimento sul conto corrente. Da ciò si deduce che, in assenza di amministratore, non sia necessario aprire un rapporto bancario o postale. Se i condomini lo desiderano possono comunque decidere di aprirlo.
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